IL MESSAGGERO (A.ANGELONI) - Blindato, setacciato, super controllato. Telecamere, elicotteri, camion, camionette, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze. Messa così, sembra un territorio di guerra, invece è un semplice campo di calcio: lo stadio Olimpico in Roma, palcoscenico della finale di Coppa Italia tra lInter e la Roma, in programma stasera, ore 20.45. Una sfida ammantata da tensioni tra tifoserie, oltreché tra le due squadre, rivali anche in un campionato estremamente affascinante e offuscato dalla gara delle discordia tra la Lazio e i nerazzurri.
Ranieri contro Mou, Julio Sergio contro Julio Cesar, Totti contro Milito, le solite sfide nelle sfide. Non basta, però: ci sono i tifosi nerazzurri da una parte contro quelli giallorossi dallaltra. Si aspettano, se le promettono, si dice che alla fine se le daranno pure. Inevitabilmente. Gli incidenti ormai si calcolano e si prevedono come nientaltro. Non cè quota, si dice in questi casi. Sarà così? Speriamo di no. Intanto, a scanso di equivoci e per non farsi trovare impreparati, chi di dovere ha predisposto le così dette «accurate misure di sicurezza». LOlimpico come una fortezza.
Zone interne ed esterne controllate al millimetro. Sembra un po di rivivere il derby dello scorso sedici aprile. Controlli previsti, poi avvenuti. Feriti gravi e meno gravi. Botte prima, durante e dopo. Alla faccia dei controlli. Stavolta si proverà a fare di più. Le così dette zone a rischio verranno presidiate da parecchie ore prima, proprio per evitare i soliti appuntamenti nei soliti posti. Molte strade intorno allo stadio verranno interdette al traffico dalle sei di mattina.
Polizia da una parte, carabinieri dallaltra. Digos davanti alle telecamere per intercettare semmai in seguito i possibili colpevoli di reati. LOsservatorio ha definito a rischio la sfida di stasera. E da ieri sono cominciate le ispezioni intorno e dentro lo stadio Olimpico: ispezioni accurate ad opera della polizia, dei carabinieri, delle unità degli artificieri e unità cinofile specializzate in antisabotaggio e ordine pubblico. «Deve essere un incontro allinsegna del divertimento e della tranquillità», le parole del capo di Gabinetto della Questura di Roma, Filippo Santarelli.
Alla riunione tenutasi ieri mattina al Ministero, presenti tutti gli enti interessati: esponenti della Questura di Roma, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Municipale, dei Vigili del Fuoco, nonchè esponenti del Comune di Roma e delegati sportivi di entrambe le squadre, della Lega Calcio e del Coni. Presenti anche rappresentanti dellAcea, dellAtac. «Avremo lausilio di un elicottero che riprenderà immagini dallalto e che saranno subito girate in Questura per la valutazione - ha spiegato Santarelli - saranno impiegate polizia stradale e ferroviaria per assicurare un sicuro e tranquillo percorso ai tifosi». Ci saranno agenti dentro e fuori lo stadio, in borghese, in divisa e in tenuta antisommossa. Tra dentro e fuori, 600 steward, chiamati a verificare la regolarità dei singoli biglietti dai varchi alle entrate dei vari settori.
Di intesa con il Comune saranno vietate alla sosta ed al transito delle auto Lungotevere Cadorna e piazzale De Bosis, Ponte Duca DAosta, queste oltre alle tradizionali piazzale della Farnesina e via Boselli.
I tifosi interisti avranno accesso allo stadio dalla zona nord, mentre i romanisti, come sempre dalla zona sud. «Abbiamo voluto applicare misure già utilizzate in passato per gli incontri di Champions League, che hanno dato buoni risultati». Speriamo bene. Fino allultimo è stato invocato lanticipo della partita al pomeriggio. Ormai non si faceva più in tempo. Pensarci prima, no? Oggi in prefettura si terrà lultima riunione per valutare le misure di sicurezza predisposte per la finale. Il prefetto della capitale, Giuseppe Pecoraro, ha convocato la riunione di coordinamento delle forze dellordine e, sulla base delle notizie che ci saranno a disposizione, «si valuterà se le misure finora adottate siano adeguate o meno».