«Nella testa di Adriano c’era solo la Roma»

29/05/2010 alle 11:35.

GASPORT - «Per orgoglio e non per denaro». La scelta di Adriano viene da lontano, da una ferita rimasta aperta, per guarire la quale non potevano bastare i successi colti con il Flamengo. Serviva qualcosa in più. Una nuova avventura, un’altra possibilità. Delusione e riscatto Il trasferimento alla Roma ha preso il via in una data lontana nel tempo, ma la svolta è arrivata recentemente: il giorno in cui il c.t. della Seleçao Carlos Dunga lo ha escl

Delusione e riscatto Il trasferimento alla Roma ha preso il via in una data lontana nel tempo, ma la svolta è arrivata recentemente: il giorno in cui il c.t. della Seleçao Carlos Dunga lo ha escluso dai convocati per il Mondiale. Adriano quel giorno ha incassato il colpo, è rimasto in silenzio senza commentare, poi, in compagnia del suo procuratore Gilmar Rinaldi, si è diretto verso la Gavea, la casa del Flamengo. «Eravamo in auto — racconta l’ex della nazionale brasiliana —, in silenzio. Sinceramente non sapevo che cosa dire. Sapevo quanto lui tenesse al Mondiale. Poi, all’improvviso, l’ho guardato e gli ho detto: "E ora che si fa?". Lui senza esitare ha risposto: "Vado alla Roma". Poche ore dopo ero al telefono con Pradè».

Il primo contatto Una decisione lampo, ma le basi erano state gettate quasi un anno fa. Già durante la scorsa estate il pensiero si era fatto largo nella mente di Gilmar Rinaldi: trovare una squadra per il rilancio europeo del suo pupillo. A dicembre ecco il primo assalto della Roma. Adriano è il nome su cui tutto lo staff dirigenziale giallorosso si trova d’accordo. Il d.s. Daniele Pradè considera l’ipotesi, la presidentessa Rosella Sensi ne è entusiasta, l’allenatore Claudio Ranieri l’incredulo sostenitore, pronto a gestire sul campo quello che ritiene un grande talento, sapendo che la società è pronta a supportarlo. «Fin dall’inizio ho capito — ancora Rinaldi — che c’era la volontà di tutti. Per questo a dicembre avevo incontrato la Sensi a Roma. In quel momento, però, non c’erano le condizioni e ho dovuto dire di no».

Le offerte rifiutate Gennaio passa e alla Roma arriva Toni. La cosa non pone freni al sogno giallorosso di Adriano.Dietro la scelta c’è il fascino del club, ma anche la presenza nel suo organico di molti brasiliani. C’è ad esempio Rodrigo Taddei, c’è Julio Baptista, sta per arrivare — e Adriano lo sa perché Gilmar Rinaldi li gestisce entrambi —anche Fabio Simplicio. Ma soprattutto c’è Juan, altro ex del Flamengo, grande amico di Adriano e compagno di Seleçao. Così vanno a vuoto i tentativi di molti club. Ci provano prima due squadre di Dubai, ma Adriano non è attratto dai soldi. Poi il West Ham: ipotesi affascinante, mal’attaccante sogna la Roma. Proprio nelle ultime settimaneera spuntato il , col presidente che ha incontrato di persona Gilmar Rinaldi. Roma e la Roma, però hanno già conquistato Adriano. A Rio si svolge l’atto finale. Pradè non ha dubbi, il Flamengo prova a rilanciare forte sull’ingaggio. In Brasile sono le 14.30 di mercoledì (in Italia circa le 21.30). Gilmar Rinaldi, Adriano e il suo grande amico Flavio Pinto si guardano negli occhi e l’attaccante cancella l’ultimo dubbio: «Sono motivatissimo. Andiamo». L’Imperatore Adriano è tornato.