CORSPORT (G. D'UBALDO) - Gira che ti rigira si finisce sempre per parlare di Mourinho, fino allultima di campionato. Claudio Ranieri è stanco dei continui at tacchi del portoghese, ma cerca di non cadere nella trappola delle provocazioni.
«Avrebbe molte più cose da dire se parlasse di calcio. Invece evidentemente gli devo stare molto a cuore, visto che parla spesso di me. Non mi importa quello che dice, anzi mi annoia. Parliamo daltro».
Nellultimo attacco il tecnico portoghese ha definito Ranieri un ipocrita:
«Mi teme... - ride - Non lo so perché lo fa, gli sarò simpatico. Lui si deve costruire qualcosa, evidentemente deve trarre linfa con le sue esternazioni. Non mi interessa, mi annoia, vado oltre, potrei dire io tante cose su di lui, ma non lo faccio. Basta con Mourinho, parliamo di cose serie. Voglio parlare di calcio giocato. Io preferisco le persone positive che evidenziano il bene del calcio».
«Sono contento. Avevamo promesso ai nostri tifosi un sogno, quello di lottare fino alla fine. Ci siamo. Siamo stanchi, è logico, non lo nascondo. Questo gruppo ha cominciato a giocare tanto tempo fa per guadagnarsi la qualificazione allEuropa League, mentre gli altri erano ancora in vacanza. Ma abbiamo ancora tante energie nervose e voglia di fare felici i nostri tifosi. Poi quel che sarà, sarà».
«Non penso allInter. Penso solo alla mia Roma e ai nostri tifosi, ai quali vogliamo regalare unultima impresa. Fare 80 punti sarebbe qualcosa di clamoroso, bellissimo. Erano anni che non cera un campionato così. Sono già soddisfatto, ma lo sarei ancora di più se dovessimo arrivare a 80 punti. Facciamo lultimo sforzo» .
LUNICO ASPETTO - I giocatori sanno quello che devono fare, Ranieri sa che daranno il massimo:
«Questa è una partita che non devi caricare più di quanto già lo sia. I giocatori hanno tutte le motivazioni di questo mondo. A settembre nessuno avrebbe immaginato che saremmo arrivati a questo punto. Questa è già una motivazione. Poi ci sono ventimila persone che ti seguono e ti ringraziano. Questa è unaltra motivazione. Io intervengo solo sotto laspetto tattico».
Ranieri pagherebbe di tasca sua per regalare lo scudetto alla Roma. Lo ha confidato ai suoi amici e non è un modo di dire: «Non temo lemozione, cerco di pensare ad altro. Amo questo lavoro proprio per questo. Per me è unemozione continua scendere in campo, figuriamoci questa volta».
La carica dei tifosi è qualcosa di coinvolgente. Per Ranieri contano solo loro e i giocatori, lui preferisce fare un passo indietro, a differenza di Mourinho: «I nostri gladiatori saranno i tifosi e non lo dico per ruffianeria. Il nostro pubblico è particolare, unico. E il nostro punto di riferimento».
IL BELLO DEL CALCIO - Il Chievo non farà sconti:
«E una squadra che ha dato tutto anche con lInter, è una squadra che lotta, corre e gioca in contropiede in modo eccezionale. Noi lì siamo più vulnerabili. Lho detto ai giocatori: dobbiamo stare attenti. Si giocheranno la partita, è il bello del calcio ed è bellissimo arrivare a questo punto».
«Il mio futuro alla Roma è già scritto, con la proprietà faremo un consuntivo, prima di andare in vacanza mi sembra giusto incontrarci».
«Io sono sempre soddisfatto, Collina sta tirando su ottimi arbitri tra mille difficoltà. Qualche volta ci sta lerrore e lo accetti a fatica. Abbiamo quello che ci meritiamo, siamo caduti e ci siamo rialzati, abbiamo reagito anche di fronte agli errori arbitrali».
«Non entro nel merito delle decisioni del c.t., ma sono contento perchè ha sofferto molto e quindi le vacanze gli faranno bene».