Montali: "Mexes resta alla Roma"

21/05/2010 alle 12:06.

CORSPORT (G.D'UBALDO) - « Mexes ce lo teniamo ». Gian Pao lo Montali, ospite su Rai3 del programma “Parla con me” di Serena Dandini, ha dato un’anticipazione di mercato. Il francese era considerato sul piede di partenza, dopo aver perso il posto da titolare, ma la dichiarazio ne del coordinatore generale apre nuovi scenari. Disinvolto, elegante, Montali ha fatto il punto sulla stagione appena conclu sa: « Siamo fieri e orgogliosi della nostra ca valcata. Certo, arrivare secondi dopo esse re stati campioni d’Italia per mezz’or

IL CASO BALOTELLI - Solleci­tato dalla domande del salot­to di Raitre, Montali è torna­to sulla polemica tra e Balotelli: « La migliore rispo­sta l’ha data Francesco, di­cendo in prima persona che ha sbagliato. Ogni volta che fa qualcosa è sempre sotto la lente di ingrandimento. Io trovo im­barazzanti le critiche all’uomo . Lo co­nosco da poco, ma se c’è uno che non è as­solutamente razzista ed è generoso con tut­ti è proprio ».

Un nuovo passaggio anche su Lazio-Inter, la partita che ha fatto tanto discutere: « Credo che l’ Inter si sia sentita in imbaraz­zo e la cosa più brutta di quella giornata sono stati i fischi dei tifosi della Lazio a Mu­slera dopo le sue parate. Io ho un figlio di undici anni che fa il e mi chiedeva perchè. Trovare una spiegazione è stato brutto ».

LUI E MOURINHO - Sabato farà il tifo per Mourinho: « Faccio gli auguri all’Inter per la finale di perchè è importan­te mantenere i quattro posti per la Cham­pions League e avendo allenato una Nazio­nale italiana non tifo mai contro una squa­dra italiana ». Non boccia Mourinho: « Come persona e mentalità mi intriga perchè ha un metodo di lavoro che non è distante dal mio, come allenatore. A volte però esagera e va fuori dalle righe facendo attacchi per­sonali. Trovo fantastico che sul “Corriere della Sera” un allenatore parlava di Sartre e l’altro di Moravia. Resto comunque del­l’idea che, se andrà via, un personaggio co­me Mourinho mancherà al calcio italiano».

Ha risposto a domande scomode come quella sui debiti di Italpetroli: « E’ una cifra notevole, però Rosella Sensi non si tocca ». Ci sono mec­canismi che non ha ancora accettato: « Tutti dicono che vogliono cambiare il mondo del calcio, ma è come nel Gattopardo, tutti vogliono cambiare per far restare le cose come sono. Se c’è biso­gno di dire le cose, io le dico ».

LA STAGIONE - Ha ripensato al campionato appena concluso: « I tifosi italiani in genera­le devono essere grati alla Roma perchè ha animato il campionato e lo ha reso interes­sante fino all’ultima giornata, altrimenti sa­rebbe già finito un mese e mezzo prima. Noi comunque siamo senza rimpianti, ripartia­mo da quello che abbiamo fatto, vogliamo migliorarci e aspettiamo già l’Inter il 22 agosto in Supercoppa ».

Ha spiegato la differenza tra e Ro­ma: « Due realtà diverse, la è lo spec­chio di Torino e del Piemonte, la Roma del­la romanità, comunque sono due società ef­ficienti, qui però c’è più trasporto e mag­giore emotività ».