IL ROMANISTA - «Spero che quelle lacrime si trasformino in sorriso domenica. Dobbiamo vincere, anche se poi non dipende solo da noi. Ma il nostro risultato è nei piedi del Siena e dellInter». E uno di noi Philippe Mexes, lo è sempre stato. Le sue lacrime dalla panchina dopo la sconfitta casalinga contro la Sampdoria hanno fatto il giro del mondo, e lo hanno fatto
Per la squadra ma non per lui che ha sofferto tanto il rendimento Juan e Burdisso, che lo hanno scavalcato nelle gerarchie di Ranieri, ma che non hanno scalfito la sua voglia di rimanere a Roma. «Il mio addio? Non è vicino. Sul mio futuro è tutto chiaro, non cè niente da dire. La gente è sempre molto affettuosa con me, ho sempre avuto un bel rapporto con tutti, io sono contento di stare con la gente, di fare autografi, anche quando li incontro senza stampa e senza giornalisti sono tutti molto cordiali. Mi piace molto avere loccasione di passare del tempo con la gente. Il rapporto con Ranieri? E splendido, come per tutti gli altri giocatori».
Col Chievo dovrebbe finire in panchina a meno che Cassetti, che ieri però si è allenato regolarmente, non ce la faccia a recuperare. Ancora lavoro differenziato, invece, per Pizarro. Ieri il cileno e Julio Baptista hanno svolto una prima parte del lavoro in palestra prima di scendere in campo. La giornata di oggi sarà fondamentale per capire la loro disponibilità per domenica pomeriggio. Nessun problema, invece, per Francesco Totti che ieri non è sceso in campo insieme ai compagni. Il capitano è stato tenuto al riposo dallo staff atletico e ha lavorato solo in palestra. Oggi tornerà ad allenarsi regolarmente col gruppo.