Marcolini: "Contro la Roma sarà partita vera"

14/05/2010 alle 14:02.

LEGGO - Michele Marcolini, con la Roma dopodomani sarà partita vera? «Penso proprio di sì. Noi vogliamo onorare al meglio l’impegno come abbiamo fatto a San Siro con l’Inter. Poche squadre sono riuscite a segnare tre gol sul campo della prima in classifica».

«Penso proprio di sì. Noi vogliamo onorare al meglio l’impegno come abbiamo fatto a San Siro con l’Inter. Poche squadre sono riuscite a segnare tre gol sul campo della prima in classifica». 

Giocherà Squizzi e non Sorrentino: sarà un Chievo più debole?

«Non scherziamo. Squizzi è un ottimo e se giocherà lui è solo perché l’allenatore vuole premiarlo per l’impegno mostrato in tutta la stagione. Con Lorenzo abbiamo vinto un campionato di B e tutte le volte che ha giocato, ha mostrato grandi qualità». 

Chi vincerà il campionato?

«Lo scudetto è nelle mani dell’Inter. Se la squadra di Mourinho non sbaglierà partita a Siena, e credo che non la sbaglierà, vincerà con merito il titolo». 

Tre stagioni nel Sora, a inizio carriera, 4 a Bari, 2 a Vicenza, 3 a Bergamo e la prossima sarà la quinta con il Chievo. Un record per lei...

«Sì, ho un altro anno di contratto, ho preso casa a Verona, non ci sono problemi. Qui si sta benissimo, la à è splendida e il Chievo una società che ti permette di lavorare bene».

Ha già dimenticato Bergamo?

«Assolutamente no. Bergamo è stata la mia seconda à e mi resterà sempre nel cuore. Con la maglia dell’Atalanta ho ottenuto grandissime soddisfazioni, instaurando un rapporto speciale con la tifoseria. Sono cose che non si dimenticano facilmente». 

Non potevate puntare a qualcosa di più della salvezza quest’anno?

«Ci tengo a precisare che a mio parere quest’anno abbiamo fatto moltissimo con una salvezza ottenuta con tre giornate d’anticipo. Sarebbe stata la stagione perfetta se avessimo vinto, grazie magari a qualche episodio a nostro favore, quelle partite che ci avrebbero permesso di fare il salto di qualità. Non è successo, pazienza. Restare in A era l’obiettivo principale e l’abbiamo centrato». 

Di Carlo sarà il suo allenatore anche l’anno prossimo?

«Penso proprio di sì, anche se bisognerebbe chiederlo a lui. Da quello che sento dovrebbe esserci ancora Di Carlo sulla panchina del Chievo. Se così non sarà, gli auguro le migliori fortune».