GASPORT (F. LICARI) - Nostalgico? Coerente? A Lippi ne dicono di tutti i colori, lui va avanti per la sua strada, alla Bearzot: da Germania 2006 a Sudafrica 2010 sempre con i suoi uomini, almeno dieci reduci tedeschi, e niente spazio per chi potrebbe "minare" il gruppo, da Cassano a Balotelli. In un calcio di chiacchiere, un Mondiale vinto potrebbe garantire un'apertura di credito, ma non è così. Il c.t. urlerà di gioia o affonderà con le sue idee, poi andrà via: tutto è già deciso.
Difesa La squadra è fatta. Nessun dubbio sui portieri: Buffon, Marchetti e De Sanctis in quest'ordine, ad agosto arriverà Sirigu (riserva al Sestriere). Al Mondiale l'Italia potrebbe rinunciare a un difensore (Legrottaglie) in cambio di un mediano (Montolivo). Fiducia in due giovani in cui il c.t. crede molto, anche in prospettiva di una difesa con tre centrali: Bonucci e Criscito. E, visto che Palombo in evenienza può arretrare, sarebbe più facile rinunciare a Legrottaglie (riserva). Cassani spera di superare Maggio: difficile.
Centro e attacco Chi rischia è Camoranesi: tatticamente insostituibile, ma reduce dalla stagione peggiore. Lippi gli chiede rassicurazioni fisiche e psicologiche. E con quel Pepe in gran condizione, potrebbe essere lui il sacrificato per l'ingresso, all'ultimo di Totti. Il romanista e il c.t. si parleranno: non è un progetto facile. Riserva: Candreva o Cossu. In attacco, con Iaquinta, Gilardino, Di Natale e Pazzini sicuri, rimane un posto: Borriello precede Giuseppe Rossi e Quagliarella.
Elasticità nei moduli (dal 4-3-1-2 al 3-4-1-2). E occhio alla poisizione di Di Natale, implacabile sì ma da centravanti: potrebbe nascere qualche idea tattica.