Laziogate, alla Procura di Tivoli non sono piaciute le dichiarazioni dei laziali. L’indagine continua

21/05/2010 alle 12:51.

IL ROMANISTA - Bocche cucite alla Procura di Tivoli. Dopo che mercoledì il pm De Ficchy aveva parlato, al "Romanista", di come era nata l’inchiesta su Lazio-Inter, ieri nessuno ha potuto (e voluto) aprire bocca. Su preciso ordine dello stesso procuratore, che vorrebbe lavorare a riflettori spenti e che non ha gradito assolutamente le fughe di notizie di queste ore.



Qualcosa però è comunque filtrato. Nei prossimi giorni saranno ascoltate altre persone informate sui fatti: si tratta di giocatori e dirigenti della Lazio e probabilmente anche del presidente Lotito. Per ora, non c’è l’intenzione di ascoltare giocatori o dirigenti dell’Inter.



A Tivoli, poi, non sono piaciute le dichiarazioni di Tare e Reja. Si aspettavano, una volta resa nota l’indagine, che da Formello arrivasse una dichiarazione ufficiale del tipo: "Siamo a disposizione della magistratura per tutti i chiarimenti". E invece niente. Solo risposte a Ranieri, da parte del dirigente, e frasi tipo «Ho cancellato completamente quella partita» da parte dell’allenatore.



La speranza, o l’augurio, è che quando si troveranno davanti De Ficchy i protagonisti della farsa dell’Olimpico siano più collaborativi. E diano risposte più esaurienti.