La Roma insiste «Così non è sport»

04/05/2010 alle 12:27.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Questa volta è difficile reagire. Giocatori delusi e arrabbiati, Ranieri che deve dare il meglio di sè per mantenere alta la concentrazione. Lo sconcerto per quello che è successo domenica all’Olim­pico lascia senza parole i giocatori. «Par­tita dopata» sussurra Alessio Cerci la­sciando Trigoria. «Di queste cose ne par­liamo in conferenza stampa» taglia cor­to De Rossi. Rosella Sensi non ha mosso passi ufficiali, ma si è fatta sentire in Le­ga, dove è vice-presidente vicario. E’ in attesa di capire come si muovano le isti­tuzioni, che ieri sono rimaste in silenzio.

Il coordinatore generale Gian Paolo Montali ha mantenuto alta la protesta della Roma: «Domenica all’Olimpico si è vissuta una delle pagine più brutte del calcio. Quello che è accaduto dovrebbe indignare chi si occupa di sport in questo Paese. Dove sono le persone che lo go­vernano? Per chi ama lo sport è stata una giornata drammatica. Chi era più in imbarazzo sul campo erano i giocatori dell’Inter, la società e il presidente. Vede­re l’Inter, una squadra così nobile, così forte, dover giocare in quelle condizioni, è stato imbarazzante. Se avesse giocato come sa avrebbe vinto comunque, è sta­ta veramente un brutta pagina di questo sport che dovrebbe essere listato a lutto. E abbiamo esportato in tutta Europa questa pessima figura» .



Il dirigente giallorosso è intervenuto in mattinata a Radio anch’io lo sport e più tardi ha approfondito i suoi concetti: «Se le gare di domenica si fossero gioca­te in contemporanea sicuramente qual­cosa sarebbe andato diversamente. Il mondo del calcio deve avere il coraggio di cambiare e la paura di restare come adesso. Quello che è successo ieri è brut­tissimo. In tutta questa vicenda l’Inter non c’entra niente. E’ una grande squa­dra, è in finale di . Domani l’affronteremo nella finale di Coppa Italia e se l’Inter giocherà una partita straordinaria saremo i primi ad ammettere la superiorità dei nostri av­versari » .

Alla fine Montali ha fatto una conside­razione di carattere personale: «Mio fi­glio, che ha undici anni e fa il nell’Inter Club di Parma, alla fine del primo tempo mi ha chiesto: “Papà, per­chè i tifosi della Lazio stanno fischiando Muslera che ha fatto un intervento stra­ordinario?” Non voglio più farmi fare do­mande del genere, dobbiamo avere il co­raggio di cambiare per i giovani» .



Il direttore sportivo Daniele Pradè ha criticato il comportamento del presiden­te della Lazio, Lotito. Anche se il suo in­tervento a Roma Channel c’era stato pri­ma del lungo comunicato del massimo dirigente biancoceleste, che contiene an­che delle accuse alla Roma. Pradè ha spiegato: «Lazio-Inter non è stata nep­pure un’amichevole, è stata un’esibizio­ne. Mi piacerebbe sentire il presidente Lotito, del quale a tutti è nota la sua lo­quacità, cosa ne pensa di Parma-Roma e Lazio-Inter».

La Roma per ora non ri­sponde a Lotito. Ma quando lo farà, ri­corderà al presidente biancoceleste che nella settimana prima del derby la Roma ha attuato il silenzio stampa, mentre dal­l’altra parte ci sono state dichiarazioni abbastanza forti. E poi che in campo l’unico soggetto che ha dato sfogo a vio­lenza è stato Radu. Infine che , at­traverso il Corriere dello Sport, si è scu­sato per il suo gesto.