IL ROMANISTA - Una stagione quasi perfetta. Se non fosse stato per lo scudetto sfuggito sul filo di lana, lanno di Julio Sergio, e di tutta la Roma, sarebbe stato davvero indimenticabile. Ma anche così il portiere brasiliano, rivelazione della stagione, può ritenersi più che soddisfatto: «Ho fatto buone cose - ha confermato ieri ai
microfoni di Sky Sport 24 - e mi dispiace solo per come sia andato a finire. Abbiamo fatto una grande rincorsa, che difficilmente si ripeterà. Peccato aver sbagliato una partita, che abbiamo pagato. Se devo darmi un voto mi dò sei e mezzo perché potevo fare di più». Fa il modesto, Julio Sergio. Che, da tempo, si è fatto una ragione della mancata convocazione al Mondiale. Si riposerà, questestate, pronto per essere di nuovo in campo a luglio con la Roma. Per fare parate ancora decisive. Come è stato questanno, in tante partite.
Merito di Ranieri e del suo staff, che hanno creduto in lui da subito: «Io ho ripagato questa fiducia e sono contento. Spalletti? Non ha sbagliato a non schierarmi mai, ha fatto la sua scelta, ognuno ha le sue preferenze. E poi sono rimasto a Roma perché era una sua decisione, non so cosa pensava quando non mi faceva giocare,
ma la sua scelta deve essere rispettata». Tanti i momenti indimenticabili di questi mesi. Lui ne sceglie uno su tutti, che risale al derby dandata. La parata su Mauri che è già storia, perché se la Lazio avesse segnato il campionato sarebbe stato diverso. Lui ci ripensa e la racconta così: «Zarate ha tirato e ha preso il palo,
io ero ancora a terra, mi sono alzato velocemente e ho ripreso la palla. Ho capito che era una parata importante per me e per la squadra, stavo iniziando a giocare ed era una conferma di quello che stavo facendo».
Dal passato al futuro: «Lanno prossimo faremo la Champions e avremo ancora più stimoli, occorrerà essere al 100% e io dovrò migliorare in tutto, perché la concorrenza è sempre alta». Parlando del mercato della Roma invece ha speso belle parole per Simplicio, che vestirà la maglia giallorossa nella prossima stagione: «È un grande giocatore. E un bravissimo ragazzo. Se dovesse arrivare sarebbe importante».