
IL ROMANISTA - «Voglio finire bene la stagione con la Roma, poi penserò al contratto. La società vuole che io resti e io voglio rimanere, non ci saranno problemi». Parla da leader, Julio Sergio. E anche il fatto che la squadra abbia deciso di mandare lui in conferenza stampa alla vigilia di una partita così importante è significativo su quanto la sua posizione sia cambiata nel corso dellultimo anno. Da terzo portiere a titolare inamovibile il passo è stato brevissimo, da mascotte a leader: gradi che si conquistato sul campo con prestazioni che hanno portato alla Roma tanti punti, quelli che le permettono di essere in corsa per lo scudetto e di giocarsi questa sera una coppa Italia che potrebbe essere storica. Davanti, ancora una volta lInter.
Proprio a Milano in campionato Julio ha compiuto una parata stratosferica su Milito, la primadi una lunga serie. Da quando è diventato titolare non è più uscito per scelta tecnica, nemmeno in Europa League e il fatto che stasera sarà lui il titolare non farà certo piacere agli altri portieri, compreso Doni che comunque è infortunato. Julio si vuole godere il momento. «Certo. Fa piacere giocare. Sempre. Io ho aspettato tanto, e ora mi voglio godere ogni partita in cui scendo in campo».
Quella di stasera sarà particolare, sarà la sua prima finale. «Sono tanti anni che arriviamo in finale con loro. Sarà una gara bella e equilibrata. La Coppa Italia subito dopo il campionato è la competizione più importante». E vincerla avrebbe per la Roma un significato particolare, soprattutto alla luce di un inizio di stagione da dimenticare. Poi, dopo larrivo di Ranieri, il cambio di marcia e la striscia vincente che si è interrotta solamente con la Sampdoria. «Abbiamo iniziato male ma ci siamo ripresi bene, loro hanno campioni venuti da fuori, noi siamo cresciuti insieme e ora dobbiamo concludere bene». Si è parlato tanto in questi giorni della gara che la Lazio ha "lasciato" allInter.
Un atteggiamento che ha fatto parlare del calcio italiano, in termini certamente non lusinghieri, non solo in Italia ma in tutto il mondo. «Io non ho niente da dire. Ha vinto lInter, punto. Pensiamo a giocare domani e poi proveremo a fare bene in questo finale di campionato. Se in Brasile ho mai visto qualcosa del genere? A Roma cè un livello altissimo di competizione, il più alto che abbia visto. In Brasile cè rivalità quando giochi uno contro laltro. Vediamo dove finiremo con tutto questo ».
Cè da vedere, nel frattempo, dove finirà la carriera di Julio Sergio. A 32 anni (ancora da compiere) il contratto che sta per firmare sarà lultimo. Il suo procuratore Alessandro Lucci ha già trovato un accordo di massima con la società per prolungare per altri quattro anni il contratto in scadenza il 30 giugno. Il rinnovo sarà annunciato il giorno dopo la fine del campionato. «Stiamo parlando, però adesso pensiamo di finire bene la stagione. La Roma vuole che io rimanga, io voglio rimanere. Per cui penso che non ci saranno grossi problemi»