CORSPORT - Il 4 giugno è fissata la prima udienza che dà il via alla procedura dellarbitrato che vedrà impegnati i le gali di Italpetroli e Unicredit. E quan to emerge da fonti vicine alla banca. Dopo che il tribunale ha bocciato la ri chiesta dei decreti ingiuntivi proposti dallistituto di credito, è cambiata la strategia e ora si cerca un accordo con larbitrato. Italpetroli, che fa capo alla famiglia Sensi, ha sempre ribadito lintenzione di continuare a controllare la Roma e la partita dellarbitrato si gio cherà sulla dismissioni di immobili e del polo petrolifero di Civitavecchia.
La questione della richiesta di nullità del bilancio 2008 di Italpetroli, presentato da Unicredit, è stata rinviata e sarà presa in esame dal tribunale a ottobre. Italpetroli, dal canto suo, ritiene illegittimo il recesso della banca dallaccordo sul debito, avvenuto il 4 giugno 2009. Le parti cercheranno di trovare una soluzione di comune accordo.
Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tra gli avvocati delle parti, Gambino e Conte per Italpetroli, Carbonetti e Di Gravio per Unicredit, per preparare i documenti e gli atti propedeutici alludienza iniziale del 4 giugno, che vedrà impegnati larbitro di Italpetroli, il professor Romano Vaccarella, quello di Unicredit, Enrico Gabrielli e quello scelto di comune accordo come terzo arbitro, il professor Cesare Ruperto, ex presidente della Corte Costituzionale. La contesa riguarderà le proprietà immobiliari di Italpetroli sparse in tutta Italia. Un pacchetto di immobili e di terreni che la banca conosce e che saranno venduti secondo le valutazioni di mercato.