Io sto con Totti

08/05/2010 alle 12:52.

IL ROMANISTA (S. ROMITA) - Signor Presidente della Repubblica, ci scusi se saltiamo i preliminari e, come si direbbe in gergo calcistico, gli esercizi di riscaldamento. E andiamo subito al sodo. Sappiamo bene che questo non potrà che farle piacere visto che non ama chi “arzigogola” troppo. La stima del direttore e mia nei suoi confronti le è nota, e non potrà che aumentare nel tempo qualunque cosa lei dica o faccia.

Ora,per non aver saputo reagire una volta nella sua carriera con la massima freddezza agli insulti e alle provocazioni di giocatori avversari, viene abbandonato. Bene. Noi non ci stiamo. E’ almeno dai giorni del derby che è iniziata una lapidazione virtuale del nostro capitano e di una delle figure sportive più nobili del Paese. Come centinaia di tifosi e non solo stanno scrivendo al direttore intasando la sua rubrica di lettere a pagina 10, diciamo: IO STO CON TOTTI.

Detto questo vorremmo proseguire dicendo che purtroppo la politica è entrata da tempo nel mondo del calcio, come in tutti gli altri, e ci tocca assistere negli intervalli di partite importanti, come indubbiamente è stata Roma – Inter, o meno importanti, a vere e proprie carrellate spot istituzional-politiche di nessun senso. E non solo sul servizio radiotelevisivo pubblico. Non c’è partita in cui la tribuna vip non sia intasata, come gran parte dei quotidiani nazionali, e telegiornali tv, dal pastone di battute, dichiarazioni, volti, dal passaggio gratuito. In tutti i sensi gratuito. Forse anche questo è un messaggio educativo sbagliato a cui porre rimedio. Sempre pronti a prendere ad esempio, solo a parole per nostra sfortuna, dallo stile dei paesi europei di sangue più freddo, sia nella gestione amministrativa deiservizipubblicichenel’eticasportiva, lapoliticanazionale si comporta, nei fatti, in opposto modo. La ricerca della soluzione all’italiana a tutti i costi, che tanto abbiamo combattuto in questi anni, viene puntualmente confermata in ogni istante. Una sorta di “PonzioPilataggine” modificataecorretta, tuttanostra. Come definire altrimenti il deferimento dell’allenatore dell’Inter, Mourinho perle gravi dichiarazioni rilasciate poche ore dopo la partita sulla possibile corruzione del Siena da parte della Roma, e contemporaneamente l’apertura di un procedimento nei confronti del Presidente della società toscana reo di aver promesso sia pur ufficiosamente un premio partita ai suoi giocatori? Cosa peraltro legittima. Visto che arrivare terzultimi in un campionato che potrebbe essere sovvertito dalle conseguenze di Calciopoli 2 o da altri illeciti che dovessero uscire fuori è tutt’altro che impossibile.

Tra l’altro le dichiarazioni rilasciate a caldo dopo la partita Lazio-Inter dal presidente del Siena, altro non erano che un mettere l’accento sulla sportività necessaria per ridare un po’ di onore al campionato. Che avrebbe bisogno di rialzare anche un po’ la testa rispetto ai diritti televisivi ritornando alla contemporaneità dell’orario di gioco. E al Procuratore Federale, Stefano Palazzi, non poteva venir in mente che da dieci giorni e più Mourinho stava aggredendo verbalmente la Roma preparando un terreno di violenza e scontro e, come è nelle sue mire, effettuando un fuoco di sbarramento sugli arbitraggi per condizionarli? Mou lo fa sempre. E l’operazione è partita in anticipo anche su Siena –Roma. Ci attendiamo che parli ancora, per modificare psicologicamente anche la gara dell’Inter di questa domenica. E per tutto il girone di ritorno non ha forse parlato di campionato pilotato dal sistema? Si. Questo campionato Mourinho lo perderà. Ed è questo che fa bello il calcio.