LEGGO (F.MACCHERONI) - Più calci che calcio, più brutti musi che bel gioco: la partita che ha premiato lInter con la sesta coppa Italia della sua onorata storia pallonara è tutta qui. Poco da raccontare anche perché dallaltra parte la numero due del calcio italico, la Roma, ha lasciato nello spogliatoio quanto di bello laveva esaltata per tutta la stagione, gioco e determinazione, per schierare veleno e nervi. E così ha finito in dieci per un orrendo calcio di frustrazione sferrato da Totti a Balotelli nel finale, al termine di una prestazione irritante.
Lavvio era stato eloquente: Burdisso scalcia Sneijder (come al solito recuperato miracolosamente) e gli lascia i tacchetti nella coscia costringendolo a uscire dopo appena un minuto. Al suo posto entra Balotelli, pane per i denti velenosi di Burdisso. Mourinho aveva schierato lInter con un solo punto debole - Materazzi - e su quello avrebbe avuto buon gioco la Roma se Rizzoli lo avesse punito con il cartellino rosso quando ha atterrato Vucinic da ultimo uomo, invece graziato (20).
Per il resto era lInter a sembrare più concreta in attacco. Perché la scelta di Toni al posto di Totti regalava alla Roma soltanto qualche punizione (Materazzi...). LInter, ordinatissima dietro, aspettava che il topino si avvicinasse al formaggio, sicura di intrappolarlo. È bastato infatti un attimo di distrazione, un piccolo ritardo su un affondo di Motta che Milito volava sullinvito e lasciava tutti sul posto: 1-0 da fuciliere scelto. Partita chiusa.
Ranieri provava a restituire dignità a una Roma imballata inserendo Totti al posto di Pizarro (in precarie condizioni) e Motta per lammonito Burdisso. Niente di che. LInter chiudeva in difesa in maniera scientifica, come aveva già fatto col Barcellona (scusate se è poco). La Roma lanciava palloni in area e finivano sempre fra i piedi nerazzurri. Nemmeno lingresso tardivo di Menez riusciva a scombinare i piani di Mourinho. Che, però, un paio di sussulti li ha avuti: Juan di testa graziava Julio Cesar che gli respingeva sulla zucca una punizione di Totti. A porta vuota, errore da squalifica. Poi anche Vucinic ha avuto la possibilità di stoccare da pochi metri: ma non stoccava, steccava. AllInter era sufficiente giocare, con grande calma, resistere a qualche calcione per portare a casa la sesta coppa Italia, il primo dei tre traguardi stagionali. E, a naso, non sarà lultimo.