CORSPORT (P. TORRI) - Un azzurro. Tre brasiliani. Un argentino. Saranno cinque i romanisti che saranno presenti in Sudafrica. Quattro sono già ufficiali: De Rossi per il quale per avere la certezza non bisognerà certo attendere che Marcello Lippi elimini i sette convocati in più, i tre brasiliani Juan, Doni e Julio Baptista che fanno parte dei 23 dati alle stampe ieri da Carlos Dunga in una presentazione dagli effetti speciali. Il quinto sarà molto probabilmente largentino Nicolas Burdisso, a meno che Diego Armando Maradona non voglia sorprendere preferendogli qualcunaltro.
Delusione Mondiale invece per Simone Perrotta e Luca Toni e, anche, per Marco Cassetti il cui nome nelle ultime settimane aveva preso piede come possibile novità lippiana, niente da fare pure per Francesco Totti che, peraltro, già sapeva da qualche giorno che in Sudafrica poteva andarci soltanto da turista. E delusione anche per i due francesi, Mexes e Menez, che quel simpaticone di Domenech ha lasciato a casa, riuscendo pure nellimpresa di vedersi anticipare la lista dei suoi convocati da uno degli sponsor della nazionale vicecampione del mondo, roba da stracciare il contratto se non ci fossero in ballo tanti soldi. Riise ( Norvegia) e Vucinic ( Montenegro) con le loro nazionali non sono riusciti a qualificarsi, mentre David Pizarro da tempo ha deciso di dire no al Cile dove, se il giocatore fosse disponibile, avrebbe sicuramente una maglia da titolare. Anche quattro anni fa, in Germania, furono cinque i romanisti che parteciparono al Mondiale, i tre poi campioni del mondo Totti, De Rossi e Perrotta, il ghanese Kuffour e largentino Cufrè.
Per tutti e cinque i romanisti al Mondiale cè il rischio, si fa per dire, di fare parecchia strada in Sudafrica e, quindi, tornare a casa per le vacanze quando i compagni saranno in partenza per il ritiro (i giallorossi saranno a Riscone di Brunico il 9 luglio) o, addirittura, per chi dovesse arrivare alla finale del Mondiale (11 luglio) già al lavoro tra le montagne. Di sicuro nessuno dei cinque sarà a Brunico perché, dopo la conclusione delle rispettive fatiche in nazionale, i giocatori faranno non meno di una ventina di giorni di vacanze. Dovrebbero tornare a lavorare con la Roma intorno alla fine di luglio, un mese prima del via del campionato (29 agosto), in tempo comunque per poter essere a disposizione per il primo impegno ufficiale della prossima stagione, la Supercoppa, che molto probabilmente si giocherà intorno al 20 agosto a Milano.
Non è detto, peraltro, che tutti e cinque i Mondiali romanisti torneranno a Trigoria. Doni, per esempio, è uno di quelli che nel prossimo mercato dovrebbero trovare una nuova sistemazione anche se non sarà semplice considerando lentità del suo ingaggio e il fatto che ha ancora tre anni di contratto. Lo stesso discorso si può fare per Julio Baptista, un altro dei romanisti che la prossima estate dovrebbe- potrebbe cambiare squadra. In dubbio cè anche Burdisso, non tanto per volontà della Roma che, anzi, è più che intenzionata a riscattarlo, quanto per il fatto che non sarà semplicissimo convincere lInter a cederlo a un prezzo che non sia esagerato.
I due sicuri di rimanere sono De Rossi e Juan. E vero, sul centrocampista, recentemente è arrivata unofferta del Manchester City che sfiora i cinquanta milioni di euro, ma è altrettanto vero che a Trigoria ogni volta che si chiede quale sarà il futuro del centrocampista di Ostia, la risposta è univoca, « a Roma, De Rossi è incedibile » . Meglio così.