IL ROMANISTA (S. ROMITA) - Non mi interessa neanche sapere perché lo ha fatto. O non lo ha fatto, a seconda dei punti di vista. E non mi placa neanche sapere Lippi amante del mare per farmelo essere simpatico dopo questa ennesima prova di juventitudine malata di nostalgia.Io senza Totti la televisione neanche laccendo. Io senza il cucchiaio e quegli occhi da serpente pazzo che ipnotizzano i portieri mentre gocce di sudore scendono
E non mi placa neanche sapere Lippi amante del mare per farmelo essere simpatico dopo questa ennesima prova di juventitudine malata di nostalgia.Io senza Totti la televisione neanche laccendo. Io senza il cucchiaio e quegli occhi da serpente pazzo che ipnotizzano i portieri mentre gocce di sudore scendono e milioni di italiani dicono «pensaci tu» , non prendo proprio in considerazione il calcio. Dovrei usare un solo aggettivo per Lippi, oggi. No, anzi due: presuntuoso e ingrato. Non so se mi spiego bene o devo aggiungere qualche cosa. Ma dal momento che credo di dover proseguire, dico che non è serio e non è corretto scavalcare la Roma, il popolo giallorosso, la seconda squadra del campionato e fare finta di nulla. E già successo per carità, è vero. Spesso i commissari tecnici della nazionale hanno snobbato pesantemente i campioni della Capitale. Ho mandato giù lesclusione allucinante di Roberto Pruzzo capocannoniere figuriamoci se non posso mettermi lanima in pace sul campione del Mondo che non si ripete. Sul mio numero dieci della vita. Lo posso fare. Ma non così. Lo posso forse capire. Ma non con linganno. Perché qualche cosa che non è andata bene in questa selezione io la vedo. E la vedo chiara.
Prima mi si sostiene che lInter è piena di stranieri e quindi lì certo non si può pescare nessuno. Poi mi si aggiunge che in fin dei conti la Juventus non è poi così male come sembra. E si va a fare la visita al povero Ferrara, reo di non essere stato ben capito nellambiente cattivo dei nuovi francesi presidenti. Poi si torna a far visita ai bianconeri una seconda volta. Come se non bastasse si prende Cassano e lo si strapazza come se non fosse uno che cambia i Mondiali. Capisco. E uno scavezzacollo. Un impunito che non si può irrigimentare. Il calcio è irrigimentabile, caro Lippi. Il calcio è fantasia, godimento, piccole leccate golose di erba e piedi. E non dirmi che lo sai bene anche tu. Non ti credo. Penso piuttosto che dopo aver lasciato un po aperto il portoncino delle possibilità, tu, selezionatore azzurro abbia tirato un sospiro di sollievo dopo lo scontro di coppa Italia tra Francesco e Mario. Come se ad averli fatti fuori entrambi, sia pur in tempi diversi, fosse una legion donore da appuntare sul petto prima di approdare, dopo i Mondiali, a Villar Persona. A dirigere il traffico. A celebrare la dinastia ritrovata dietro lultimo di casa, Andrea. E inutile Totti azzurro? Ridicolo solo immaginarlo. E se domenica finisse la storia di questo campionato in altro modo? Dillo, dillo pure a Lorenzo, il nipotino che usi ora per nasconderti e farti scudo di una fede che non potresti mai avere. Sappi però che a diciotto anni ti chiederà conto del perché il nonno si è rincoglionito a soli 62 anni.