I tifosi a Trigoria: "Se c'è uno che può gestirlo è Ranieri"

27/05/2010 alle 11:32.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - LA GRANDE festa a Trigoria deve ancora iniziare. Non sono neanche le 13 e 30 quando i primi tifosi cominciano ad arrivare. Qualcuno va al bar di fronte al Bernardini, qualcun altro compra panino e birra dai chioschetti che sono sistemati a piazzale Dino Viola. Mentre si cerca di capire come andrà il pomeriggio, l’argomento


chioschetti che sono sistemati a . Mentre si cerca di capire come andrà il pomeriggio, l’argomento è uno solo:
Adriano. In molti hanno i giornali e leggono tutti i dettagli del viaggio di Pradé in

Brasile. Passa Salvatore Scaglia, giallorosso, e un ragazzo gli fa: «
Quando ce lo portate l’Imperatore?». Scaglia non sente ed entra direttamente dentro i cancelli del centro sportivo, ma il

dibattito è ormai aperto. «Io sono contento dell’arrivo del brasiliano – spiega un diciottenne mentre richiude

il libro di storia che stava leggendo per prepararsi alla maturità – perché secondo me può essere un giocatore che ci fa fare la svolta decisiva. E’ vero che è mezzo matto (testuale, ndr) ma è anche vero che una possibilità gliela dobbiamo dare
». Qualcun altro si interessa all’argomento. C’è una famigliola composta da marito, moglie e due bimbi piccoli. Avranno sì e no 4 anni. Entrambi indossano la maglia di . La domanda è una: vi piacerebbe l’Imperatore vicino al Re? Il papà sorride e prende la parola: «Mentre venivamo qui volevo sentire la radio, ma i bambini in macchina preferiscono ascoltare le loro canzoni. Non è che mi potete fare un riassunto?». Una volta accontentato, commenta: «Se Pradè già sta in Brasile è perché, evidentemente, tutti sono convinti che Adriano abbia risolto i suoi problemi. E può tornare ad essere un giocatore. Io me lo ricordo in finale di Coppa Italia qui all’Olimpico qualche anno fa. C’è Curci che ancora vede i sorci verdi». All’epoca però le incognite caratteriali ancora non erano emerse del tutto. Almeno così la pensa Gianluca, per gli amici “Il Nano”: «Me la ricordo pure io quella finale, Adriano fu un mostro. Però poi negli ultimi anni a Milano non ha fatto vedere niente. E’ andato in Brasile ed è finito sui giornali sempre per le feste o cose del genere ». Però qualche gol l’ha fatto anche lì: «Sì sì – risponde – ho letto qualcosa. A me le teste calde piacciono, però senza esagerare. Spero che venga a Roma e torni quel grande giocatore che abbiamo ammirato. Forse se c’è uno che lo può aiutare è Ranieri ». Quasi nessuno, a Trigoria, è contrario all’arrivo del brasiliano. Luca è un po’ scettico «ma –dice – dopo una grande stagione come questa mi fido un po’ di più di questa gestione. Scrivetelo: io ho contestato Rosella Sensi, ma alla fine parlano i numeri. E con lei la Roma è al vertice. Quindi, se lei, Montali e Ranieri pensano che Adriano possa andare bene, allora va bene anche per me». La sua fidanzata, Carolina, in un primo momento diffidata dal parlare di calcio, vuole aggiungere: «Non sempre i “bravi ragazzi” fanno la differenza nelle squadre. A

meno che non si chiamino ».