Gol, Coppa e Nazionale. E´ un Totti senza freni

04/05/2010 alle 11:10.

GASPORT - Sei gradi di separazione. Teoria: qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze di non più di 5 intermediari. Lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, nel 1929, non poteva immaginare l’uso estensivo che cinema e tv avrebbero fatto della sua ipotesi, ma il calcio che fagocita tutto stavolta la metabolizza anche per i goleador. Sei gradi di separazione, infatti, dividono adesso Francesco Totti da padri nobili apparentemente

Pallonetti & Fasce- Soddisfazione dimezzata, ovvio, perché il successo di Parma è stato annacquato dalla malinconia di Lazio-Inter. Da buoni romani, e erano quelli meno sorpresi della piega che ha preso l’incontro dell’Olimpico, soprattutto dopo il pareggio fra Atalanta e . «Me l’aspettavo che andava a finire così», ha detto il numero dieci. A consolarlo, insomma, non bastano i numeri che raccontano come sabato abbia indossato la fascia della Roma per la quattrocentesima volta, oppure che il suo pallonetto vincente di Parma sia stato il 14˚ in una carriera impastata (anche) di «cucchiai».

Voglia di Coppa - Con una volata scudetto tutta da giocare, basterebbe alzare la Coppa Italia per medicare la ferita di sabato? Dura, ma è pronto allo sprint. «Contro il Parma abbiamo confermato di essere uniti — ha detto —. Ci siamo e ci saremo fino alla fine». In pratica le finali della Roma sulla carta sono tre: domani con l’Inter, domenica col Cagliari e il 16 col Chievo. Un percorso che potrebbe riservare anche una doppietta mai verificatasi prima nella sua storia: scudetto e Coppa Italia. Esagerati? Vista la carica del capitano, non proprio.

Bivio Mondiale- In questi giorni, tra l’altro, i giochi delle coincidenze portano anche la Nazionale di Lippi a Roma. Alla Borghesiana, infatti, gli azzurri si alleneranno oggi e domani cosicché il c.t. possa sciogliere gli ultimi dubbi in chiave Mondiale. Impressioni? La forma di è in crescita esponenziale e al momento, se dovesse esserci un ballottaggio con Toni, il numero dieci pare in vantaggio. Date per certe le convocazioni di Gilardino, Iaquinta e Di Natale, bisognerà vedere chi fra Borriello, Pazzini e Quagliarella convincerà definitivamente Lippi. Se l’allenatore non avrà certezze dai più giovani, di certo punterà sull’usato sicuro. Ovvero e, perché no?, anche Toni. Campioni del mondo non per caso, attaccanti in grado di concretizzare sogni e risolvere bisogni. Quelli che servono per cercare di essere leoni in Sudafrica proprio come accadde a Berlino quattro anni fa. Difficile, certo. Ma sul tappeto volante chiamato Roma possono prendere posto anche miracoli.