DNEWS - Il matrimonio tra la Roma e Adriano si farà. E nome più romano di Adriano forse non cè. Ricorda gli imperatori dell'antica Roma e solo per questo lo sbarco dell'ormai ex attaccante del Flamengo è già stato benedetto dai tifosi giallorossi. Per il brasiliano si sta approntando tutto alla perfezione: già decisa la data dello sbarco nella Capitale: «Il 6 giugno sarò a Roma per definire il mio trasferimento - spiega Adriano - sono felice di tornare nella città degli imperatori. Non cè nessun altro posto come lItalia dove potrò veramente dimostrare che mi sono ripreso». Per lui
Contratto in scadenza domenica e armadietto rossonero già svuotato, Adriano comincerà adesso a lavorare col suo staff per ragionare su durata del rapporto con il sodalizio giallorosso (probabile un triennale) ed emolumenti (il giocatore chiede 300 mila euro in più rispetto ai 3 milioni offerti dalla Roma). «Ho parlato con i dirigenti della Roma - spiega Adriano - e ho scelto di andare lì, sapendo che la responsabilità è grande. Ho imparato molto qui (al Flamengo, n.d.r.) e io certo non farò quegli errori che ho già compiuto. Ho perso quella sfida, ma non ho mai mentito a nessuno. Quello che ho fatto ormai è fatto e me ne rammarico, ma ora è passato e devo maturare. L'anno scorso la Roma aveva già fatto un progetto per me e io ci avevo già pensato. Ora ho preso la decisione di tornare in Italia perché ho dovuto, indipendentemente da quello che è successo a Flamengo. I dettagli saranno definiti là. Qui abbiamo solo parlato».
Chiaro il riferimento ai suoi vecchi problemi di alcool: faranno parte dell'accordo, un abuso potrà comportare complicazioni (dalle multa alla rescissione) per l'attaccante brasiliano che ormai parla già da romanista: «Totti? Lui è un uomo di alto livello, io sto andando lì per aiutare la Roma a vincere il titolo. Spero che anche lui possa aiutarmi. Con lui ho parlato ieri (mercoledì, n.d.r.) e spera che possiamo aiutare la squadra. Sono molto felice di andare a giocare alla Roma. C'è ancora qualche dettaglio da limare, ma penso che il 90% sia fatto ed è un progetto che spero mi esalti. Sono felice di essere chiamato imperatore e giocare in una città come Roma». Spazio dedicato all'azionariato popolare, ieri gli 83 costituenti di My R o m a (tanti quanti gli anni del club), tra cui importanti personaggi del mondo del cinema, musica, imprenditoria, sport, università e politica, si sono riuniti per l'approvazione dello statuto, del codice etico e del documento programmatico della costituenda associazione d'azionariato. Finale dedicato all'ultima gara della stagione, all'Aquila per onorare le popolazioni terremotate. È finita 5-1 per i giallorossi. I marcatori: Perrotta per la Roma e Colella per l'Aquila nel primo tempo. Nella ripresa per i giallorossi reti di Florenzi, Motta (rigore) e doppietta di Scardina (uno su rigore).