IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «DE ROSSI rimane alla Roma. E capitan futuro, è un pilastro della squadra insieme a Totti». Claudio Ranieri ha ripetuto ancora una volta quanto già detto nei giorni scorsi da lui stesso, ma anche da Rosella Sensi. La Roma ribadisce che il giocatore è incedibile. Lo fa anche dopo che, ieri, alcune frasi di Daniele in conferenza stampa nel ritiro della Nazionale al
ha ripetuto ancora una volta quanto già detto nei giorni scorsi da lui stesso, ma anche da Rosella Sensi. La Roma ribadisce che il giocatore è incedibile. Lo fa anche dopo che, ieri, alcune frasi di Daniele in conferenza
stampa nel ritiro della Nazionale al Sestriere, avevano fatto discutere. «Se mi dicessero che cè bisogno
di cedermi e che pensano sia più giusto per scelta tattica o economica, accetterei. Non è che andrei a giocare al Pizzighettone. A parte la battuta, se mi venissero a dire che hanno accettato lofferta perché vantaggiosa dal punto di vista economico o tecnico andrei, non è che posso smettere di giocare a pallone, ho quasi ventisette anni. Andrei. Io sto bene dove sto, sarebbe un sacrificio ma non andrei in guerra». Sembrerebbe unapertura alle lusinghe del Real Madrid. Ma il senso delle frasi cambia parecchio se questa risposta arriva dopo una serie di domande tutte relative al suo futuro. E in effetti è andata proprio così. Alle precedenti De Rossi aveva risposto come aveva fatto sempre in passato, ribadendo il suo amore totale per la Roma: «Io non so niente, io sto qui e penso a fare un gran Mondiale, lultimo per me è stato così e così. Il resto sono cose che leggo sui giornali. Chi mi avvicina sa che non mi deve rompere con queste cose. Quello che sarà, sarà. Lallenatore ribadisce che resterò lì, la presidente rispedisce al mittente ogni domanda al riguardo. È un gran segno di coerenza, lo hanno sempre detto e lo stanno mantenendo. Io sono lultimo a cui chiederlo. La Roma deve lavorare perché è in fase di mercato. I procuratori fanno i procuratori, gli amici fanno gli amici, io faccio il calciatore. E lo faccio per lItalia non per Roma e Real». Gli chiedono se gli faccia piacere linteresse delle
"merengues" e lui risponde: «A me fa piacere tutto, soprattutto la smentita della dottoressa (il presidente
Sensi, ndr). Ha sempre detto così, sento grande affetto anche dai tifosi. Sono due cose non nuove fortunatamente per me». E ancora, a chi gli chiede se stare alla Roma è per lui un sacrificio piacevole, replica: «Sacrificio? No. Per me è un onore, sono privilegiato, fortunato. Tutti vogliono vincere scudetto e Champions.
Non ho vinto nulla e mi pesa. So bene che se fossi andato via anni fa avrei già vinto. Ma fa il paio col sapere
che se dovessi vincere a Roma sarebbe ancora più bello. Non cè bisogno di fare dichiarazioni damore, di
dire che a Roma cè la mia vita, cè mia figlia. Con la mia squadra ci sono vincoli eterni. Finché non mi cacciano rimango qui. Posso dire che, se la società dovesse mandarmi via, o meglio dovesse cedermi, io accetterei. Poi, la dottoressa ha sempre smentito. Dovessi avere la fortuna di diverse offerte tra cui scegliere, di fronte al Real Madrid non ci sarebbe nemmeno il dubbio. In Italia non giocherei mai con unaltra squadra,
andare allestero sarebbe unesperienza importante». Il presidente dei galacticos, Florentino Perez, si è
detto onorato delle parole di De Rossi. Ma non è andato oltre, anche perché deve pensare al contratto di
Mourinho. Quello stesso Mourinho del quale hanno chiesto a De Rossi sempre in chiave mercato: «Io non ho mai avuto problemi con lui, né penso ne abbia lui con me. Se dovesse un giorno diventare lallenatore della Roma (dice ridendo, ndr), non avrei problemi». Chiaro no?