De Rossi: «Possiamo fare un gol per tempo C’è voglia di rivalsa»

11/05/2010 alle 12:34.

IL ROMANISTA (V.META) - Era destino che la Roma si trovasse il Chievo Verona sulla sua strada. Quella che porta allo scudetto. Della prima squadra, della Roma, del nostro unico grande amore. Ma pure dei baby, della Primavera, dell’amore che sboccia. Sarà prima Roma-Chievo e poi Chievo-Roma.

Loro marcavano a uomo e a livello fisico noi sappiamo di non essere all’altezza degli altri. Sono riusciti a bloccare Citro, e Stoian, che sono la fonte del nostro gioco, e nei primi quarantacinque minuti si è visto che non riuscivamo a ripartire. Però, pur soffrendo che contro una squadra come il Chievo ci può anche stare, siamo comunque stati capaci di arginarli. Purtroppo, proprio allo scadere c’è stato l’episodio dell’autorete, che oltre a penalizzarci a livello di punteggio ci ha buttato giù sotto il profilo psicologico». Una batosta da cui la Roma ha faticato a risollevarsi, nonostante nella ripresa si sia visto qualche progresso: «Nel secondo tempo è andata molto meglio - spiega il tecnico -, abbiamo rivisto la squadra che conosciamo. Siamo riusciti a costruire diverse occasioni da gol, senza però concretizzarle e alla fine siamo incorsi nella disavventura del raddoppio del Chievo». Una disavventura cominciata con un anticipo di Malomo su Tallo, che per liberarsi commette fallo sul capitano (come testimonia la maglia strappata di Alessandro). Né l’arbitro né il guardalinee fischiano l’irregolarità, l’attaccante del Chievo dà la palla sull’esterno, Malomo ha ormai perso il passo e Micheletti è libero di crossare per lo stesso Tallo, che segna il 2-0. Poi una parola di troppo rivolta all’arbitro, fa scattare il rosso per Malomo. non se la sente di colpevolizzare il suo capitano: «Malomo è sempre stato irreprensibile, sono cose che possono capitare.

Diciamo che la loro aggressività ci ha un po’ spiazzati e innervositi, e la sfortuna ha fatto il resto». Eppure in settimana la partita era stata preparata con cura. Cosa non ha funzionato? «Contro una squadra che pressa a tutto campo è dura. Ci hanno impedito di fare gioco a centrocampo e per noi che siamo una squadra tecnica è stato un problema. E poi il Chievo ci è superiore sotto l’aspetto fisico, non tanto per i centimetri quanto proprio a livello muscolare». La Roma è tornata ad allenarsi ieri per preparare la gara di ritorno, in programma giovedì. Il giorno di riposo ha sfumato solo in parte la grande delusione piom- bata sul gruppo. «Sì, i ragazzi erano molto delusi - conferma -. Qui dobbiamo intervenire noi adulti. È un bene che ci sia così poco tempo da qui alla partita di ritorno, anche perché la nostra voglia di rivalsa è tanta». Il tecnico ha fatto rivedere ai suoi la partita di sabato. L’imperativo, però, è quello di andare avanti. «Non ci dimentichiamo che l’anno scorso, dopo il 3-0 del- l’andata, abbiamo fatto una straordinaria partita di ritorno contro un’Udinese fortissima. Non sta scritto da nessuna parte che non possiamo segnare un gol per tempo anche giovedì. Una cosa è certa - conclude - dopo un’annata così, non lasceremo nulla di intentato».