GASPORT (A. CATAPANO) - Se i cantautori sono la poesia delle strade, gli interpreti della fantasia della gente, i cantori delle emozioni del quotidiano così li descrisse Fernanda Pivano - , a questi amici fedeli i romanisti affidano quel che resta del sogno. La proiezione onirica -immaginare di vincere prima ancora che accada realmente - oggi si allunga fino a Parma,
La settimana Domenica: una notte insonne, negli occhi le lacrime di Mexes, nelle orecchie le accuse della Sensi: «Damato inadeguato». Ma anche lonestà di De Rossi. «Stavolta non parliamo dellarbitro, appelliamoci piuttosto alla professionalità della Lazio». Perché - fa rabbia ammetterlo - questo scudetto passa anche tra i piedi dei cugini.Lunedì: chi ha superato la notte si mette in coda per un biglietto di Parma-Roma, lunghe file, in molti hanno già ricominciato a vivere, al Tardini saranno in settemila. Anche Luca Toni «tifa» per la Lazio: «Darà il 100% contro lInter». Spunta un articolo di Repubblica (del 2002) sullinterista Damato, il dolore cede il passo alla rabbia. Martedì: le radio si uniscono e promuovono per venerdì un sit-in di protesta a via Allegri. Mercoledì: le parole di Ranieri al Corsport sono un ricostituente: «Nessuno mollerà un centimetro, garantisco io. Ho guardato negli occhi i ragazzi». Giovedì: Montali sul Messaggero regala unimmagine buona per il viaggio: «Abbiamo consumato le scarpe ma continuiamo a piedi scalzi, non smettiamo di sognare». Ieri: Totti dal Corsport tra polemiche e sogni: «I nostri tifosi ci chiedono di vincere sempre, altrove no. Noi comunque ci crediamo». Alle 16.25 il pullman lascia Trigoria per dirigersi a Fiumicino, scortato da duecento tifosi. « E partiamo, partiamo, non vedi che siamo partiti già? ». Cari amici cantautori... E domani tutti a guardare come si comporta la Lazio con lInter. Ranieri: «Niente sospetti, farà una grande gara»