Dal calcione ai gol. La resistenza di Totti

10/05/2010 alle 11:02.

GASPORT (R. PALOMBO) - Totti-day doveva essere e Totti-day è stato. Con i piccoli Cristian e Chanel a festeggiarlo in campo insieme ai figli dei suoi compagni (la vera scena da incorniciare del pomeriggio romano), con la moglie Ilary, amici e parenti a celebrarlo in tribuna (con annesso striscione «Totti non si discute si ama»), con mezzo stadio incluso l’intero ufficio stampa giallorosso a indossare la leggendaria maglia numero 10, e infine con il Cagliari assai impegnato a non rovinare il tutto. Missione compiuta, anche se per 49 minuti l’Inter è stata campione d’Italia. La vittoria sui sardi è arrivata grazie alla doppietta del capitano al termine della solita rimonta (nona in campionato, quattordicesima

La chiave Volendo guardare dentro a una partita che la Roma ha faticato a vincere solo per via del numero di legni colpiti (tre, due e uno Motta) e per le troppe occasioni buttate al vento, la chiave è racchiusa nel cambio che Ranieri ha proposto dopo un’ora: fuori Toni, a conferma che la convivenza con è impossibile, entrambi troppo statici, e dentro Taddei, col passaggio dal 4-3-1-2 al e il brasiliano che sarebbe poi finito terzino al posto di Motta, sostituito sull’1-1 da Cerci per tenere la squadra ancora più alta. Modi per restituire a il ruolo di centravanti, l’unico ormai che è in grado di recitare, e per assicurare a Menez(assente Vucinic) qualche alternativa nella corsa, specialità cui la casa sembrava ieri avere abdicato. Quasi che la vittoria dovesse comunque arrivare per un disegno superiore. Cosa peraltro puntualmente verificatasi.

Roma prodiga Dodici al netto dei gol. Troppa grazia per una squadra che si è messa a fare sul serio solo sullo 0-1, trovando autostrade nella pur affollata area del Cagliari. Dieci minuti in tutto dal gol di Lazzari all’aggancio di con un diagonale, al sorpasso dal dischetto, provvidenziale la mando di Biondini sul cross di Riise. Anche per l’arbitro Bergonzi, che qualche rigore se lo è perso per strada, una sorta di liberazione. Campionato dunque ancora in bilico, ma è chiaro che per sognare l’imprea last minute contro il Chievo, a Verona dovrà scendere in campo un’altra Roma (senza Riise squalificato).

Cagliari di più A un certo punto la Roma s’era messa a fare tale e tanto calcio camminato che il Cagliari, quasi per forza d’inerzia, è arrivato diverse volte al cospetto di Julio Sergio. Memorabile quella sullo 0 a 0 in cui un imbarazzatissimo Jeda ha poi messo a lato l’assist di Lazzari. Che, subentrato a Cossu, si sarebbe reso artefice della punizione dello 0-1. Il modo giusto per risvegliare e procedere verso l’annunciato lieto fine.