
GASPORT (R. PALOMBO) - Totti-day doveva essere e Totti-day è stato. Con i piccoli Cristian e Chanel a festeggiarlo in campo insieme ai figli dei suoi compagni (la vera scena da incorniciare del pomeriggio romano), con la moglie Ilary, amici e parenti a celebrarlo in tribuna (con annesso striscione «Totti non si discute si ama»), con mezzo stadio incluso lintero ufficio stampa giallorosso a indossare la leggendaria maglia numero 10, e infine con il Cagliari assai impegnato a non rovinare il tutto. Missione compiuta, anche se per 49 minuti lInter è stata campione dItalia. La vittoria sui sardi è arrivata grazie alla doppietta del capitano al termine della solita rimonta (nona in campionato, quattordicesima
La chiave Volendo guardare dentro a una partita che la Roma ha faticato a vincere solo per via del numero di legni colpiti (tre, due Totti e uno Motta) e per le troppe occasioni buttate al vento, la chiave è racchiusa nel cambio che Ranieri ha proposto dopo unora: fuori Toni, a conferma che la convivenza con Totti è impossibile, entrambi troppo statici, e dentro Taddei, col passaggio dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1 e il brasiliano che sarebbe poi finito terzino al posto di Motta, sostituito sull1-1 da Cerci per tenere la squadra ancora più alta. Modi per restituire a Totti il ruolo di centravanti, lunico ormai che è in grado di recitare, e per assicurare a Menez(assente Vucinic) qualche alternativa nella corsa, specialità cui la casa sembrava ieri avere abdicato. Quasi che la vittoria dovesse comunque arrivare per un disegno superiore. Cosa peraltro puntualmente verificatasi.
Roma prodiga Dodici al netto dei gol. Troppa grazia per una squadra che si è messa a fare sul serio solo sullo 0-1, trovando autostrade nella pur affollata area del Cagliari. Dieci minuti in tutto dal gol di Lazzari allaggancio di Totti con un diagonale, al sorpasso dal dischetto, provvidenziale la mando di Biondini sul cross di Riise. Anche per larbitro Bergonzi, che qualche rigore se lo è perso per strada, una sorta di liberazione. Campionato dunque ancora in bilico, ma è chiaro che per sognare limprea last minute contro il Chievo, a Verona dovrà scendere in campo unaltra Roma (senza Riise squalificato).
Cagliari di più A un certo punto la Roma sera messa a fare tale e tanto calcio camminato che il Cagliari, quasi per forza dinerzia, è arrivato diverse volte al cospetto di Julio Sergio. Memorabile quella sullo 0 a 0 in cui un imbarazzatissimo Jeda ha poi messo a lato lassist di Lazzari. Che, subentrato a Cossu, si sarebbe reso artefice della punizione dello 0-1. Il modo giusto per risvegliare Totti e procedere verso lannunciato lieto fine.