
GASPORT -Anche il Siena è finito ieri nel calderone di Lazio-Inter. Tutto è cominciato con una dichiarazione rilasciata ad una radio romana, Teleradiostereo, da un dirigente del club toscano, Davide Buccioni: «Il presidente Massimo Mezzaroma garantirà un premio di due milioni di euro per fermare l'Inter. Voglio rivolgere un appello ai tifosi della Roma: i nostri giocatori lotteranno fino alla morte, fino all'ultimo minuto di recupero».
Mezzaroma Lesternazione del dirigente del Siena ha costretto il presidente Massimo Mezzaroma ad intervenire: nessun premio speciale, mala garanzia che la squadra toscana onorerà il campionato perché lo spettacolo di Lazio-Inter è stato deprimente. Due precisazioni dobbligo: Mezzaroma tifa Roma ed è stato, nel 1993, dirigente giallorosso. Il presidente laziale Lotito è lontano parente di Mezzaroma, ma i rapporti tra i due sono pessimi: «Se fosse capitato a me, avrei preso a calci i miei giocatori ha dichiarato il presidente del Siena a Sky . Non ho visto la partita, ma ho letto tutti i giornali concordi nel dare certe valutazioni della gara. Se io fossi alla guida di una squadra che rappresenta una città stupenda come Roma, con tali investimenti, non accetterei che la mia squadra procuri questo danno d'immagine». Le garanzie Mezzaroma garantisce il massimo impegno del Siena contro lInter «perché vogliamo arrivare terzultimi. Nel calcio non si sa mai. Se dovesse esserci un ripescaggio, meglio farsi trovare pronti. La gara con lInter chiude la nostra avventura in serie A: vogliamo uscire dalla scena con dignità. I due milioni di premio di cui parlava il nostro dirigente scatteranno nel caso in cui il Siena arrivi terzultimo e per una qualsiasi ragione arrivi la salvezza a tavolino». I giocatori del Siena guardano però allimmediato futuro: vogliono battere la Fiorentina nel derby, poi si vedrà. Malesani potrebbe dare spazio in queste ultime due gare ai calciatori che finora hanno fatto molta panchina, puntando sulle motivazioni di chi ha vissuto una stagione in penombra. Lonestà riconosciuta di Malesani è unaltra garanzia per la regolarità di quel che resta del torneo: «Siamo retrocessi, ma abbiamo orgoglio e dignità. Onoreremo il campionato fino alla fine»