IL ROMANISTA (P. BRUNI) - POTEVA ESSERE lo scudetto della tenacia. Dei record. Delle lacrime. La Roma giallorossa avrebbe meritato di festeggiare il tricolore per quanto fatto, disfatto e conquistato. Un intero girone di ritorno a braccare, mordere e provare a surclassare i rivali dellInter. Diciannove partite a vedersela con arbitri, divieti di trasferta, gufi e provocazioni varie.