Conti: "Andiamo a giocarci il titolo. Credo nella forza del nostro gruppo"

12/05/2010 alle 12:14.

IL ROMANISTA - «Un miracolo? Credo alla professionalità e alla voglia di questi ragazzi e di mister Ranieri che quest’anno hanno condotto una stagione splendida». Non si aspetta miracoli Bruno Conti, ma che nel calcio può succedere di tutto fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Per questo il direttore tecnico giallorosso, che ieri pomeriggio ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione della Fao contro la fame nel mondo 1billionhungry, ha invitato i ragazzi si Ranieri a non mollare negli ultimi novanta minuti del campionato.

Non si aspetta miracoli Bruno Conti, ma che nel calcio può succedere di tutto fino all’ultimo secondo dell’ultima partita. Per questo il direttore tecnico giallorosso, che ieri pomeriggio ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione della Fao contro la fame nel mondo 1billionhungry, ha invitato i ragazzi si Ranieri a non mollare negli ultimi novanta minuti del campionato. Ci crede, Conti, così come ci credono tutti all’interno della Roma, dal presidente Sensi fino all’ultimo dei magazzinieri. E così come ci credono i tantissimi tifosi che domenica pomeriggio invaderanno VeronaSaranno oltre quindicimila, una marea umana che colorerà di giallorosso il Bentegodi. «L’unico messaggio che voglio mandare è per i nostri tifosi, che anche questa volta in massa ci seguiranno. Ce la andiamo a giocare a Verona».

Contro un Chievo che non ha nulla da chiedere al campionato ma che ha già fatto sapere di non avere intenzione di regalare nulla alla Roma, come è giusto che sia. «Il Chievo ha fatto un grande campionato ed è un’ottima squadra: non ci resta che aspettare per il verdetto finale». La speranza è che succeda un piccolo miracolo sportivo.

«Miracolo? Credo alla professionalità e alla voglia di questi ragazzi e di mister Ranieri che quest’anno hanno condotto una stagione splendida. Ci giochiamo questi novanta minuti, poi tireremo le somme». Protagonista annunciato sarà , che negli ultimi giorni è stato al centro di troppe, immotivate, polemiche dopo l’espulsione rimediata nella finale di Coppa Italia per il calcione a Balotelli. Conti preferisce mantenere un profilo basso e glissa. «In questi giorni si è parlato anche troppo, di Francesco  e non solo, per cui non mi va di alimentare nulla».

Infine riguardo al suo ruolo di ambasciatore della Lega Calcio per la campagna di sensibilizzazione della Fao contro la fame nel mondo (sarà lanciata una petizione online come strumento di mobilitazione che consentirà alle persone di esprimere la propria indignazione per il fatto che ancora nel XXI secolo più di un miliardo di individui non hanno cibo a sufficienza per sopravvivere), Conti manifesta tutto il suo orgoglio. «Essere l’ambasciatore italiano per un’iniziativa di questo genere è per me molto importante, ne vado fiero. Qui è la dimostrazione che anche lo sport può fare qualcosa per chi ne ha più bisogno. È una giornata importante»