GASPORT - Qualcosa si è rotto, e non solo per le parole di Daniele De Rossi. Dopo il ritorno a Roma del responsabile della sicurezza della Nazionale, Roberto Massucci, e dei suoi collaboratori, il rapporto fra il Ministero dellInterno e il calcio italiano è in crisi. Non a caso ieri Roberto Maroni è stato durissimo. «Le parole di De Rossi sono sconcertanti e abbiamo voluto dare un segnale alla Nazionale ritirando gli inviati al seguito. La cosa che ci ha infastidito è stata lequivalenza tra i poliziotti e i delinquenti che vanno allo stadio per ammazzar
Vi ha ferito lequivalenza fra i teppisti e gli eccessi della polizia?
«Questo ha fatto indignare Manganelli, visto che lui ha voluto la massima trasparenza per evitare che le mele marce rovinino la nostra immagine. Lutilizzazione strumentale di pochi episodi, a fronte di migliaia di casi positivi, è stata una grande mancanza di rispetto. La tessera è unaltra storia. Non è una schedatura, anche perché non ne abbiamo bisogno, sappiamo tutto ciò che ci serve. È unopportunità per i tifosi per avere servizi, ma cè bisogno che i club simpegnino ad applicarla. Ricordiamoci che, da dopo lomicidio Raciti, grazie ai biglietti nominali e ai tornelli, le cose sono migliorate».
Ha parlato con De Rossi?
«Con lui (consolato ieri anche da Totti, ndr) ho buoni rapporti, nessuno ha chiesto sanzioni, ma non ci ho parlato. Ho percepito imbarazzo da parte dellambiente prima che andassi via, anche perché la marcia indietro del giocatore è stata tiepida così come il comunicato federale. Comunque Lippi mi ha chiesto un incontro con gli azzurri e io vorrei che ci fosse anche un contraddittorio per spiegare bene le cose. In realtà per gli ultrà questa tessera significherebbe perdere il mestiere. La gestione della tifoseria passerebbe da loro alla società. Intendiamoci, la tessera non è la panacea maun vantaggio, mentre al momento cè poca informazione e poca collaborazione».
Dai sindacati arrivano parole forti. Cè chi dice che alcuni calciatori sono troppo vicini agli ultrà: è così?
«Credo proprio di sì. A diversi fa comodo fare da cassa di risonanza per le idee di altri».




