CORSPORT (P. TORRI) - Difficile scrivere, stavolta. Difficile scrivere avendo ancora negli occhi, nelle orecchie, nel cuore, sulla pelle quella marea giallorossa, quei ventimila, quei canti, quei cori, quegli applausi che hanno accompagnato i giallorossi fin dentro gli spogliatoi per buttarsi sotto una doccia e cercare di dimenticare. Difficile scrivere, stavolta, dopo aver visto le facce, gli sguardi, le teste chine, lamarezza di un gruppo di giocatori, tecnici, dirigenti che hanno compiuto un capolavoro senza che, alla fine, gli venisse riconosciuto.
IL PORTIERE - Concetto, quello di grande Roma, che è stato sottoscritto anche da Julio Sergio, la grande novità della stagione giallorossa, a Catania, per dire, non era neppure in tribuna, qui a Verona titolare del presente e del futuro, presto sarà ufficializzato il suo rinnovo contrattuale per quattro stagioni: «Non possiamo essere insoddi-sfatti, abbiamo fatto una grande stagione, ci meritiamo un nove e mezzo, avessimo vinto lo scudetto saremmo stati da dieci. Ci abbiamo provato sino allultimo, ci aspettavamo un regalo dal Siena, purtroppo non è arrivato anche perché lInter è una grande squadra. Sono molto felice della mia stagione, ora il mio desiderio è rimanere qui, cè una Roma forte, pronta a sfidare tutti anche in Champions» . Il rilancio di Julio Sergio è quello di Gian Paolo Montali al quale, per la Roma, unemittente locale ha assegnato, con tanto di targa, lo scudetto morale: «La Roma ha disputato una stagione stroardinaria. Siamo fieri di questa squadra, del nostro allenatore che ha fatto ottanta punti in trentasei partite, dei nostri incredibili tifosi. Abbiamo dato tutto, anzi secondo me questo gruppo è andato pure oltre. Questa stagione, adesso, deve essere il viatico per un grande futuro» .