CORSERA - «Si è conclusa una grande cavalcata, siamo stati davvero bravi. Quella della Roma resta una stagione straordinaria: purtroppo è finita in un modo che lascia a tutti lamaro in bocca. Dovremo riprovarci a partire dalla prossima stagione, con la stessa caparbietà che ci ha contraddistinto la squadra questanno». Nicolas Burdisso, il «bandito» di Ranieri, formula le riflessioni del giorno dopo. La domenica che ha definitivamente soffocato i sogni scudetto dei romanisti rivive nelle parole
Largentino parla da leader, affrontando il tema più scottante che lo riguarda: la trattativa per un prestito da trasformare in acquisto. A Trigoria sono moderatamente ottimisti ma non sarà semplice trovare unintesa anche per i rapporti non proprio idilliaci di questi tempi tra Roma e Inter. Oltre al destino di Mourinho, con cui negli scontri diretti «Nico» ha avuto momenti di tensione, sarà determinante il discorso sulle garanzie tecniche. Burdisso vuole restare e ha poca intenzione di tornare a Milano per fare anticamera a Samuel, Lucio, Materazzi e Cordoba: «Lho ripetuto più volte e lo ribadisco: ho vissuto una bellissima stagione a Roma. Mi sono trovato molto bene, dunque vorrei rimanere. Il problema è che non dipende da me, le due società dovranno parlare e trovare un accordo».
A far la differenza potrebbe essere proprio la volontà del calciatore, che rappresenta una priorità per il mercato che Ranieri chiederà a Rosella Sensi. Nel caso in cui dovesse arrivare la fumata bianca Burdisso troverebbe un nuovo meritato contratto e, magari, anche la gradita presenza in maglia giallorossa del fratello Guillermo, ventiduenne e aitante difensore centrale del Rosario Central seguito dal d.s. Daniele Pradè. Nicolas non può che avallare leventuale scelta della Roma, evidenziando le sue referenze: «È un ottimo giocatore. Non lo dico perché è mio fratello, Guillermo è realmente già pronto per grandi palcoscenici anche a livello europeo. Ha già esordito nella nazionale maggiore segnando anche un gol».
Da adesso in poi, archiviate le fatiche del campionato, Burdisso si dedicherà proprio alla sua Argentina: «Sono felice della chiamata con la Seleccion: abbiamo una squadra molto competitiva e possiamo fare un gran Mondiale».