Burdisso raddoppia «Resto con mio fratello»

18/05/2010 alle 11:42.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Paghi un Burdisso e ne prendi due? Non è proprio così, ma la Roma ci sta lavorando. Nicolas, classe ‘81, è reduce da un’annata entusiasmante dove ha sfiorato lo scudetto con i giallorossi e ha conquistato un posto nella lista dei 30 convocati di Maradona per i prossimi mondiali. Guillermo, invece, ha compiuto 23 anni lo scorso 24 aprile. Ha iniziato a giocare nell’Atletico Los Andes per poi trasferirsi

A confermarlo è Burdisso senior: «Un paio di mesi fa ho accompagnato il procuratore di mio fratello da Pradè per farglielo conoscere e spiegargli la sua situazione contrattuale – spiega il difensore argentino – Mio fratello, in prospettiva, è più forte di me. Basti pensare che ha fatto una presenza e un gol in Nazionale ed è stato vicino ad esser convocato anche per il Mondiale. Fisicamente è possente: è molto alto (un metro e novanta per un peso di 86 chili, ndr) ma allo stesso tempo veloce. Non è un ragazzino alle prime armi: ha già fatto oltre sessanta gare nel campionato argentino ed è quindi pronto per fare il salto europeo. Come tipo di giocatore è perfetto per l’Italia e non lo dico perché sono il fratello».

C’è da credergli. Burdisso junior, infatti, è uno dei nomi nuovi del campionato argentino. Sono diversi i club che gli fanno la corte: in patria interessa al River Plate mentre all’estero, oltre alla Lazio, anche il ha chiesto informazioni sul suo conto. E’ bravo di testa e dotato di una buona tecnica. Nel Rosario gioca in una difesa a quattro ma in passato si è adattato anche a quella a tre. Come suo fratello, anche Guillermo ha il doppio passaporto, argentino e italiano: può essere quindi tesserato da comunitario. Vederli insieme nella Roma è più di un’idea, anche perché se è vero che la dirigenza giallorossa è molto interessata al cartellino di Burdisso Jr., non si vuol far certo scappare quello che in questa stagione ha dimostrato di essere un vero e proprio leader al fianco di Juan: «Ora è tutto in mano a Inter e Roma – spiega Nicolas - hanno tre mesi a disposizione per trovare l’accordo. Dal primo giorno che ho indossato questa maglia a Genova, mi sono sentito romanista. Sono convinto che possiamo fare bene anche il prossimo anno: c’è buona intesa e ottimi giocatori. Quella che si è conclusa domenica è stata una grande cavalcata: siamo stati davvero bravi, è stata una stagione straordinaria. Purtroppo è finita in questo modo. Ci dovremo riprovare». Fra due-tre giorni partirà per l’Argentina: «Sì, torno nel mio paese anche perché poi fra il 27 e il 28 maggio voleremo direttamente per il Sudafrica (l’Italia di Lippi solo l’8 giugno, ndr). Siamo una grandissima squadra, fortissima in attacco».

Non entra nelle polemiche che hanno riguardato le convocazioni di Maradona: «Diego ha le sue idee di gioco. E’ vero che ha lasciato a casa un grande come Cambiasso però lui ha deciso di puntare su Veron che dimostrerà ancora una volta il campione che è».

Se Burdisso spera di rimanere, Taddei non gli è da meno: «Lo spero di cuore, sto aspettando con ansia il rinnovo. Non è facile giocare senza contratto. Sono stato accolto bene dalla società, dalla à e dai tifosi, spero di poter trovare l’accordo e restare qui a lungo. Manca solo il dettaglio degli anni: io voglio legarmi per un quadriennio ma la società me ne offre tre. Attendo ancora ma non posso aspettare troppo: devo pensare anche a me e alla mia famiglia. Nella vita devi scegliere il tuo sogno. Il mio è di chiudere la carriera a Roma: se poi non si realizzasse cercherei il mio spazio altrove». Intanto, prima del ‘rompete le righe’, c’è al vaglio un’amichevole con il Cluj di Mandorlini. Per quanto riguarda il ritiro, invece, è possibile che l’inizio possa slittare al 15 di luglio.