Adriano saluta i compagni del Flamengo «Voglio giocare in Europa». Alla Roma

25/05/2010 alle 09:53.

IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - «FINE DELL’IMPERO». E’ questo il titolo di globoesporte che fa sorridere i tifosi romanisti. Sì, sorridere, perché l’impero giunto al crepuscolo è quello di Adriano al Flamengo. Stando a quanto riportato dal quotidiano brasiliano, infatti, l’ex attaccante dell’Inter ha già comunicato ai suoi attuali compagni di squadra la decisione di lasciare il club carioca per tornare in Europa

La stampa brasiliana non ha dunque dubbi sul fatto che l’Imperatore non rinnoverà il contratto con il Flamengo in scadenza il prossimo 30 maggio. Ma le indicazioni che la sua avventura in patria sia terminata arrivano anche dal campo e dal fatto che il giocatore ha saltato l’ultima partita che il "Fla" ha giocato in campionato contro il Gremio Prudente. Ma l’entusiasmo del Maracanà per la prima vittoria stagionale dei campioni in carica è stato davvero limitato: solo 3.978 paganti, forse perché i tifosi hanno già capito che stanno per perdere l’uomo che ha riportato il titolo dopo 17 anni. E forse non lo vedranno più in campo con i loro colori, perché Adriano potrebbe saltare anche le prossime partite: quella di mercoledì contro la Fluminense (il derby Fla-Flu) e quella di sabato contro il Gremio. Mentre lunedì prossimo potrebbe essere addirittura il giorno del saluto ai compagni. E il club cosa fa? Per il momento tace, proprio per cercare di averlo almeno per questi due match. 

Ma perché Adriano avrebbe scelto di lasciare di nuovo il Brasile dopo che, qualche giorno fa, aveva detto che il suo futuro l’avrebbe deciso «col cuore»? Secondo i media brasiliani, i motivi della scelta sarebbero molteplici: l’arrivo della nuova presidente Patricia Amorim, ad esempio. O la partenza del tecnico Andrade (quello della Roma), oppure la grande delusione per la mancata convocazione per il Mondiale. Adriano avrebbe insomma voglia di dimostrare che Dunga ha sbagliato a non portarlo con sé in Sudafrica.

Ha voglia di spaccare il mondo, di dimostrare che è ancora lui il più forte, l’imperatore. E se vincere in Brasile non è bastato, allora dovrà farlo nel calcio che conta, quello europeo. Di nuovo in Italia, ma con una maglia diversa, quella della Roma. Per dare il via ad un nuovo impero.