Claudio Ranieri ha detto la sua ieri, alla presentazione della Partita del cuore, che verrà giocata il 25 maggio a Modena, a favore di Telethon: «Il mio incontro con la Sensi? Non è che ci dobbiamo vedere di persona per forza, ci sentiamo quasi tutti i giorni. Non c’è nulla da vedere, da fare. Dobbiamo cercare di migliorare la squadra sapendo che abbiamo delle difficoltà. Ma, come è sempre stato fatto in questi anni, metteremo in campo una rosa competitiva. Dobbiamo anche affrontare la Champions League, vogliamo fare bene. I tifosi hanno apprezzato il nostro messaggio di dare sempre tutto sul campo. Cerchiamo questo tipo di giocatore: tecnico, bravo, ma anche che sappia trasmettere al tifoso le emozioni. La scommessa Adriano? Io non scommetto, non gioco neanche la schedina. Però la mia vita di allenatore è fatta sempre di scommesse. Se mi piace? Capisco che mi volete strappare un scoop, ma non so nulla di Adriano e, se lo sapessi, non lo direi. La mia scommessa è fare meglio con la Roma il prossimo anno, tutti vorrebbero vedere superati questi 80 punti. Io posso promettere soltanto ancora più lavoro di quello fatto. Sul nostro mercato, comunque, non c’è nulla di scontato. Il mercato è fatto ad incastri e noi dovremo incastrare molte cose».

La realtà è che per comprare bene, la Roma dovrà prima vendere bene e alleggerire il monte stipendi. I soldi della partecipazione alla prossima Champions League servono per la gestione corrente e solo in parte saranno investiti sul mercato.

Simplicio, a parametro zero, sarà annunciato ufficialmente nei prossimi giorni. Il discorso su Nicolas Burdisso è naturalmente bloccato visto che l’Inter sta pensando solo alla finale di Champions. I rinnovi di Julio Sergio, Marco Cassetti e (in misura minore) Rodrigo Taddei sono sempre in attesa del giorno decisivo.