
IL ROMANISTA - Archiviata la Lazio con una doppietta, è rimasta la Sampdoria. Nel senso che nella stagione più prolifica, 18 gol comprese le coppe, da quando veste la maglia della Roma a Mirko manca di fare gol in campionato alla formazione blucerchiata. Negli ultimi anni, infatti, a sistemare i doriani ci hanno pensato a colpi di doppiette Totti e Julio Baptista, ma anche Perrotta e Panucci e addirittura Cicinho e Ferrari. Insomma un po tutti.
Loccasione arriverà, sempre che Ranieri non decida di tenerlo fuori ma sembra molto improbabile visto il momento di forma che sta attraversando, nel giorno della sua duecentesima presenza in serie A. La prima, con la maglia del Lecce, risale al 18 febbraio 2001 e la partita era Roma-Lecce 1-0. Un segno del destino, forse. Certo è che in quella gara, lo ha dichiarato lo stesso Mirko, lo spettacolo dellOlimpico lo ha lasciato senza parole e questo ha influito parecchio sulla sua decisione di passare dal giallorosso leccese a quello romanista. Ora che ha la fortuna di rimanere senza parole tutte le domeniche, Mirko sta cercando in tutti i modi di rendere al pubblico giallorosso quelle stesse emozioni. Questanno ci sta riuscendo alla grande: non è un caso che i suoi 13 gol in campionato abbiano portato finora 20 punti alla formazione di Ranieri. Gol pesantissimi, senza i quali la Roma non si ritroverebbe a quattro giornate dalla fine in testa alla classifica. Su questo non cè dubbio, così come sulla sua crescita come uomo prima ancora che come calciatore: a settembre la sua compagna Stefania lo renderà padre, lui per portarsi avanti col lavoro ha cominciato già da un po a dedicare al futuro principino tutti i gol che segna. Una meravigliosa abitudine che, si spera, possa proseguire anche domenica sera. Perché la gara contro la Sampdoria, per dirla con le parole di Ranieri, è «la più importante perché è la prossima da giocare».
E per questo il tecnico testaccino manderà in campo la formazione migliore, senza alcun condizionamento e senza stare a guardare ai nomi degli esclusi. Come ha fatto nellintervallo del derby togliendo Totti e De Rossi. Domenica potrebbe toccare a Luca Toni rimanere fuori. La sua presenza dal primo minuto mercoledì a Udine dovrebbe essere un indizio in questo senso. Qualsiasi idea di tridente, infatti, in questo momento non può prescindere dalla presenza in campo di Vucinic e di Menez, e visto che Totti è fuori da una partita e mezza, il conto è presto fatto. Ranieri permettendo.