Verrà graziato

20/04/2010 alle 12:10.

LIBERO (C. BRIGLIADORI) - Nell’arena, questa volta, ci finisce Francesco Totti. I suoi “pollici versi” rivolti ai tifosi della Lazio dopo la vittoria di domenica nel derby non è andato giù a molti, a cominciare dalla società e dai giocatori biancoazzurri. E così il capitano della Roma rischia di rimediare una squalifica e magari una multa per i suoi irridenti festeggiamenti. E il pollice verso di imperiale memoria potrebbe sventolarglielo in faccia proprio il giudice sportivo Tosel.

CLIMA CALDO

Il laziale Christian Ledesma è duro: «Bisogna saper perdere, ma bisogna anche saper vincere. È questione di stile e sportivita: qualcuno ne è sprovvisto. La manata di su Diasera da rosso, maforse conun altro arbitro. Tagliavento indirizzavala partita ad ogni occasione». Il vicepresidente Figc Demetrio Albertini, fa il pompiere: «Più del gesto dei pollici, vanno valorizzate le scuse di Francesco».

Cosa rischia il giallorosso? Domani Tosel potrebbe richiedere di acquisire le immagini tv. La regola 12 del regolamento prevede il in caso di “linguaggio offensivo, ingiurioso o minaccioso”. Fuori dal campo, sono punibili anche gesti del medesimo tenore. I pollici di , però, sembrano più che altro un gesto goliardico. A Roma, nella storia dei derby (domenica è stato il più visto di sempre su Sky, 1.712.309 spettatori), non mancano i precedenti: lo stesso , con la maglietta “vi ho purgato ancora”, o Paolo Di Canio, per due volte. La prima, nel gennaio 1989, quando segnò il gol vittoria della sua Lazio festeggiando con dito medio alzato sotto la manista. La seconda, nel gennaio 2005, quando uscendo dal campo esibì il saluto fascista. E infatti a Di Canio non ha fatto la morale. I guai veri potrebbero arrivare per i protagnoisti (compreso ) della maxi-rissa a fine gara

PRECEDENTI

Il braccio teso del laziale portò alla di un turno e 10mila euroi di multa. Settemila, invece, quelli che ha dovuto sborsare (tra le polemiche) Mario Balotelli, colpevole di aver applaudito i tifosi del Chievo a Verona, lo scorso 6 gennaio, dopo una gara passata a sopportare fischi e insulti razzisti.



Storiche le corna dell'allora juventino Maresca dopo il gol del 2-2 al Torino nel febbraio 2002: nessuna . Così come per gli "ombrelli" del milanista Huntelaar e dell'interista Sneijder ai tifosi della .

Erano rivolte all'arbitro Tagliavento le "manette" costate tre turni a Mourinho dopo Inter-Samp. Ancora un nerazzurro, Zlatan Ibrahimovic, invitò ad inchinarsi al ... proprio genio i propri tifosi dopo un gol alla Lazio, nel maggio 2009. Volgare, ma graziato. Non così MAssimo Busacca, quotato arbitro svizzero che in una Baden-Young Boys di coppa elvetica, tormentato dai tifosi, ha alzato il dito medio: sbugiardato in tv, tre giornate.

Peggio è andata all'arbitro italiano Mazzoleni: sei mesi di sospensione per il gesto dell'ombrello al Presidente della Lazio Lotito, settembre 2007. All'estero sono inflessibili: Drogba del Chelsea tira una  monetina ai tifosi del Burnley e si becca tre giornate, Guerrero dell'Amburgo una borraccia a un contestatore e sta fuori 5 turni. Ci sarebbe anche Cantona e il suo calcio karatestyle contro un sostenitore del Crystal Palace, nel gennaio 1995: pre il francese 7 mesi, per il Manchester United milioni di sterline bruciati in borsa. Altro che pollici versi