
CORSPORT - - « Tutti possiamo salvare una vita, per non essere solo testimoni» . Questa frase pronunciata da Francesco Totti e Anna Falchi è la chiosa e allo stesso tempo il fulcro del messaggio dello spot televisivo, realizzato per Mediafriends dalla Fondazione G. Castelli, al fine di diffondere in maniera più capillare possibile la cultura dell'emergenza legata allo sport.
Nel corso del convegno l'ex medico sociale dell'AS Roma dott. Mario Brozzi ha affermato che «nello sport ci sono delle regole da rispettare e la prima è la salvaguardia della salute, perché essa non è un diritto ma un dovere» . Toccante la testimonianza del dott. Vincenzo Castelli; il compito della sua onlus, nata per ricordare il figlio Giorgio, calciatore venuto a mancare il 24 febbraio del 2006 a causa di un arresto cardiaco, è quello di addestrare alla rianimazione cardio-respiratoria di base e all'uso del defibrillatore semiautomatico (BLS-D) il maggior numero possibile di operatori (3100 fino ad oggi) che assistono i giovani nella pratica sportiva. Al convegno ha partecipato il delegato del Comune di Roma alla sicurezza degli impianti sportivi, prof. Giuseppe Capua, che ha ribadito l'importanza dello sport come strumento educativo e formativo e come mezzo di promozione della salute.
Ha fatto gli onori di casa Giovanni Malagò, presidente del club Acquaniene, ma davvero significativa è stata la testimonianza di Luigi Di Bartolomeo, l'ex calciatore dell'Albalonga colpito in campo da un arresto cardiaco il 27 settembre 2009. In quel caso fu determinante il soccorso prestato al difensore castellano dai propri compagni di squadra, a conferma che non si impara ad usare il defibrillatore per se stessi, ma per gli altri.