Trigoria, è bello essere la Roma

15/04/2010 alle 11:25.

CORSPORT - L’atmosfera a Trigoria è spe­ciale. Diversa dalle altre settimane. Primo perchè la Roma è in testa alla classifica, secondo perchè domenica c’è il derby. La visita di ieri di Giorgio Cantarini, piccolo protagonista de «La vita è bella», il capola­voro di Benigni premia­to con l’Oscar, è in sin­tonia con il clima che regna nel football ranch di Trigoria, dove la vita è bella. Ieri mattina al­le nove e un quarto i giocatori erano tutti ar­rivati. Eppure l’allena­mento è cominciato alle dieci e mezzo. Il piacere di stare insieme. Chi al bar, chi a preparare gli scarpini o fare massaggi. I giocatori sanno che è un momento speciale. E lo stanno viven­do intensamente.

 I primi ad arrivare al mattino sono , Cassetti, Riise e . I primi portano i figli all’asi­lo e arrivano a Trigoria prima delle nove. Lo stesso fanno i due stranieri, abituati a svegliarsi presto.

Il romeno è arrivato ad agosto, ha giocato solo due partite in campionato. Sembra far parte del gruppo da una vita. In ritiro carica i compagni che scenderanno in campo, mentre lui andrà ad ac­comodarsi in tribuna. Anzi, all’Olimpico pre­ferisce sedersi sulla panchina aggiuntiva dove trovano posto an­che Conti, Scala e Pel­lizzaro. Si sgola per in­citare i compagni, a vol­te rischia di entrare in campo tanto è coinvolto dall’anda­mento della partita. I giocatori della Roma hanno in testa un chiodo fisso, quella parola che a Trigoria ancora nessuno pronuncia per scaramanzia. Nessuno pensa ai risvolti economici che comporterà.

Oggi non ci sono dei veri rappresentanti sindacali nella squadra, come ai tempi di Tommasi e Panucci. e Perrotta sono i portavoce, si limita a dare la sua benedizione su qualsiasi iniziativa da prendere. Nessuno pensa alle riven­dicazioni economiche, ai contratti da firmare. Ci sono nove giocatori in sca­denza di contratto. Nessuno che si sia permesso, magari dopo la vittoria sull’Inter, di andare a bussare alla porta del direttore spor­tivo Daniele Pradè, o a fare una battuta a voce alta al bar in sua pre­senza.



CHE GRUPPO - Anche gli ultimi arrivati si so­no lasciati contagiare dal senso di ap­partenenza che regna a Trigoria. Bur­disso e Toni non se ne vorrebbero più andare. Martedì al termine dell’alle­namento l’argentino ha offerto la piz­za per tutti, lunedì era il suo comple­anno. Una consuetudine consolidata a Trigoria dai tempi di Capello. La pic­cola pizzeria a taglio che si trova nel piccolo centro commerciale prima di arrivare ai campi con i giocatori del­la Roma fa affari d’oro. E’ una setti­mana speciale e Tonino Tempestilli controlla gli ingressi degli ospiti a Tri­goria, mentre Maurizio Cenci ha rin­forzato il servizio di sicurezza ai can­celli.



Nella comunità di Trigoria si è festeggiato il Carnevale con i figli dei giocatori, dei diri­genti, dei dipendenti e anche il presidente Ro­sella Sensi ha portato la piccola Livia. I giocato­ri si sono ritrovati in molti a cena insieme dopo la vittoria sull’Inter. In vari gruppi, hanno tra­scorso la Pasqua insieme, insieme fe­steggiano i compleanni dei loro figli. Insieme stanno preparando qualcosa per dopo il 16 maggio, ma nessuno ne parla. Per adesso alle nove sono tutti a Trigoria.