Tridente: istruzioni per l'uso

02/04/2010 alle 09:03.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Si fa presto a dire: Roma con il tridente. Cioè, Roma con Totti, Toni e Vucinic. Si fa presto a dire pure: e che ce vo’? In realtà, per sistemarli a dovere l’uno al fianco dell’altro non ci vuole molto, ma neppure poco. Tutto sta a studiare, valutare, capire come sfruttare al meglio e tutte assieme le qualità del capitano, di Luca e di Supermirko. Claudio Ranieri ci sta pensando da quasi una settimana, praticamente da quando, archiviata la vittoria contro l’Inter, ha cominciato a lavorare in funzione della partita di domani a Bari.

E il gioco dell’allenatore impazza in tutta la à, con tifosi e addetti ai lavori impegnati a dire la propria convinti di essere dalla parte della ragione. Domani, al San Nicola, la soluzione del quiz. Una cosa, intanto, appare certa: impossibile che Ranieri contro la squadra di Giampiero Ventura riproponga lo schieramento, , proposto la settimana passata contro i campioni d’Italia. Sabato scorso in avanti c’erano Menez largo a destra, Vucinic largo a sinistra e Toni riferimento centrale: entrando in scena , viene a mancare uno degli attaccanti esterni, perché il capitano non ha (più) le caratteristiche ideali per muoversi sulla fascia con importanti compiti di copertura, come fatto da Menez (e Vucinic) contro i nerazzurri.

Tutto lascia ritenere, dunque, che le ipotesi più percorribili per far convivere quei tre con il giusto equilibrio tattico siano sostanzialmente due: 4-4-1-1 oppure il 4-3-2-1. Con un comune denominatore: Toni centralmente nel cuore della difesa avversaria. Nel primo, più gettonato caso alla vigilia della trasferta di Bari, cioè 4-4-1-1, Vucinic agirebbe più che mai alla Delvecchio: Ranieri, qualche settimana fa, gli pronosticò un futuro del genere e domani a Bari potrebbe esserci un primo, sostanzioso assaggio della novità. Vucinic partirebbe largo a sinistra, di fatto sulla linea dei centrocampisti, con il compito di diventare attaccante aggiunto in fase di possesso palla Roma. Toni, come detto, lì davanti e alle sue spalle o accanto a lui oppure intorno a lui. punta libera, in sintesi. Difficilmente il capitano sulla stessa linea di Toni, ma uno più avanti e l’altro più dietro per sfruttare il fraseggio in diagonale. Nel secondo caso, 4-3-2-1, la posizione di Toni sarebbe sempre la stessa ma cambierebbe sia quella di che, soprattutto, quella di Vucinic, non più o non soltanto in versione Delvecchio. Francesco e il montenegrino giocherebbero alle spalle di Toni per tentare di sfruttare spizzate, torri e palloni sporchi prodotti da Luca.

Con questo sistema di gioco Taddei farebbe il terzo mediano centrale accanto a Pizarro e , mentre nel 4-4-1-1 il brasiliano partirebbe esterno a destra sulla linea a quattro. C’è anche, però, chi ipotizza una Roma con il rombo (4-3-1-2) con vertice alto del quadrilatero di centrocampo. In questo caso al capitano verrebbe chiesto un importante lavoro in fase di copertura, e dato che lui domani tornerà a giocare dal primo minuto dopo una vita (da Roma-Palermo del 13 febbraio) è probabile che non abbia ancora la migliore condizione nelle gambe. Dunque, scelta rischiosa. Ma nulla vieta di ipotizzare anche questa soluzione, dato che Ranieri nel laboratorio di Trigoria le sta studiando davvero tutte.