Totti più Toni è il massimo

01/04/2010 alle 09:35.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Toh, ecco Totti e Toni. Dopo tre mesi dall’ar­rivo del centravanti dal Bayern, per la prima volta a Bari i due giocheranno insieme dal primo minuto. I lo­ro gol per la rincorsa scudetto, per la prima volta insie­me dopo i nove minuti di Roma-Inter di sabato scorso. Nell’allenamento di ieri Ranieri li ha provati nella stes­sa squadra dove c’era anche Vucinic, con Totti dietro a Toni e il montenegrino che partiva dalla sinistra.
Sa­rà questa la disposizione tattica con la quale Ranieri manderà in campo il tridente. Totti non fa il trequarti­sta ma la seconda punta e gira intorno a Toni, mentre Vucinic fa l’esterno, cui il tecnico chiederà anche com­piti di compertura. Non dovrà seguire il terzino avversario fino alla fine ma do­vrà accompagnarlo nella fase difensiva. Con Taddei, l’altro esterno di centrocam­po, più bloccato per dare equilibrio ..

 

e Toni insieme per dare forza al­le speranze della Roma, in due hanno messo a segno 168 gol negli ultimi cin­que campionati, sono tra le migliori cop­pie d’attacco in Europa. Ma calcolando i loro gol in se­rie A arriviamo a 284. Complessivamente nella loro carriera, escludendo la Nazionale, hanno segnato 468 reti. Cifre impressionanti che testimoniano le qualità realizzative dei due attaccanti giallorossi. Toni sta per centrare il traguardo che si era prefisso quando è ar­rivato a Roma: raggiungere quota cento. Gli mancano quattro reti, l’obiettivo è alla sua portata, considerato la media a cui viaggia. In serie A (senza considerare gli anni trascorsi nella Bundesliga) ha giocato 186 partite con 96 gol, più di una rete ogni due partite.

 

Toh, ecco To-to. Gli infortuni hanno allungato l’atte­sa di vederli giocare insieme. Fino ai nove minuti con­tro l’Inter si erano dati il cambio il 23 gennaio contro la . Fuori Toni dopo sette minuti, dentro Tot­ti. Ma poi di nuovo fuori tutti e due, fino al ritorno di Toni, contro il Milan, il 6 marzo. In quel periodo è sta­to Vucinic a segnare gol pesanti, aiutando la Roma a scalare la vetta. E proprio Vucinic sarà determinante per schierare il tridente tanto atteso dai tifosi. Sarà lui a dare equlibrio alla squadra, partendo da sinistra e aiutando il centrocampo in fase difensiva. Il montene­grino ha raggiunto la piena maturità, oggi è un attac­cante completo.

 

e Toni si sono trovati bene in Na­zionale e uno dei motivi che ha spinto il centravanti modenese a scegliere la Ro­ma è stato proprio quello di poter gioca­re ancora in coppia con . Un tandem che si potrebbe riproporre anche in Na­zionale. Toni in questo mese, da quando è rientrato dall’infortunio, ha guadagna­to posizioni. ha un mese di tempo, fino allo stage alla Borghesiana fissato per i primi di maggio per convincere Lippi. Intanto nelle sette parti­te che mancano in campionato ci sarà bisogno dei loro gol per scavalcare l’Inter. La Roma è arrivata a un pas­so. Neanche due anni fa i giallorossi erano così vicini alla vetta. A sette giornate dalla fine, la squadra di Spalletti era quattro punti sotto l’Inter. Oggi c’è un so­lo punto di differenza. Ranieri sa che è arrivato il mo­mento di spingere sull’acceleratore, ora che è entrato nel rettilineo finale. Ecco perchè a Bari manderà in campo il tridente pesante.

E’ con la maglia azzurra indos­so che e Luca Toni si sono conosciuti. E’ con quella maglia che hanno costruito uno straordinario rapporto tecnico che li ha condotti fino al titolo di Campioni del Mondo conqui­stato in Germania nel 2006. L’immagine più bella del loro feeling tecnico rima­ne non a caso il gol realizzato nei quar­ti di finale di quel mondiale contro l’Ucraina: cross pennellato di , tuf­fo e colpo di testa di Toni. Un’immagi­ne che i tifosi romanisti sperano di ve­der ripetersi in giallorosso ora che, con il rientro del capitano, i due finalmente torneranno a giocare insieme a tempo pieno dopo i pochi minuti contro l’Inter. Il loro comune passato azzurro è fatto di tredici gare giocate insieme. La pri­ma è datata 26 marzo 2005, Italia-Sco­zia, gara valida per le qualificazioni al mondiale di Germania. E’ una vittoria per 2-0 cui fa il paio il pareggio in terra di Scozia (1-1). Al terzo tentativo e Toni danno il meglio di sé. E’ il 7 set­tembre 2005, l’Italia di Lippi cerca una vittoria contro la Bielorussia che la por­terebbe a un solo passo dal biglietto per la Germania. La vittoria arriva e Toni e sono protagonisti assoluti. Il cen­travanti realizzando una tripletta ( la prima e unica messa a segno in maglia azzurra). Il capitano giallorosso diri­gendo in grande stile l’orchestra azzur­ra e dando il via a tre delle quattro azio­ni che portano in gol l’Italia. E’ una grande prestazione corale, con im­piegato in un 4- 3- 1- 2 alle spalle della coppia d’attacco Toni e Gilardino. Quin­di le gare con Slovenia, Svizzera e Ucraina e quindi l’avventura in Germa­nia. Quella è l’apoteosi della loro car­riera e del loro rapporto tecnico. Prima della sfida contro l’Inter l’ultima gara giocata insieme non è una gara qualsia­si: la finale di Berlino contro la Francia. Il trionfo azzurro. Il trionfo di Toni e . Immagini che i due sperano di ri­petere in giallorosso.

Un grande feeling tecnico ma anche tanta stima professionale e uma­na. Nel calcio spesso è difficile parlare di amicizia, ma il rapporto che lega e Luca Toni se non lo è ci si avvicina molto. I due si sono cono­sciuti in Nazionale. E’ lì che hanno im­parato ad apprezzarsi reciprocamente dal punto di vista tecnico e poi anche da quello umano. Non è un caso che uno de­gli artefici dell’arrivo a Roma del cen­travanti di Pavullo sia stato proprio il capitano giallorosso, che non solo non ha mai nascosto la sua speranza di ave­re Toni come compagno di squadra, ma già dalla scorsa estate, venuto a cono­scenza dei problemi tra il centravanti e il Bayern Monaco, ha iniziato una corte serrata tutta a base di telefonate ed sms. , con lungimiranza, ha subito in­dividuato in Toni il giocatore ideale per far fare un’ulteriore salto di qualità alla sua Roma. Alla faccia di chi in passato ha affermato che proprio il numero 10 non fosse favorevole all’acquisto di un centravanti di ruolo. A inizio novembre, quanto Toni era ormai in rotta di colli­sione con l’allenatore del Bayern Mona­co Van Gaal, fu lo stesso centravanti a parlare dei suoi rapporti con . «Am­metto che mi ha telefo­nato. Siamo molto amici e da quando ha saputo dei miei problemi al Bayern mi chiama davvero molto spesso». A di­cembre poi, quando ancora l’operazione Toni non si era conclusa, affidò al suo sito internet nuovo di zecca il pro­prio pensiero. Una vera e propria inve­stitura.

«Non mi sento di esprimere una preferenza precisa, quello è un compito che spetta più alla dirigenza e all’alle­natore. Ma certamente ritengo Luca To­ni un attaccante solido ed affidabile: è un campione del mondo». L’ennesimo attestato di stima. L’ennesima prova del rapporto che lega due giocatori che ora, dopo aver conquistato insieme un Cam­pionato del Mondo, inseguono in giallo­rosso un altro grande traguardo.