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IL ROMANISTA (L.PELOSI) - Gioca da campione, ragiona da allenatore, parla e si muove da Capitano. Francesco Totti era tra i più felici a fine partita. Prima una battuta da primo in classifica, «fa freddo in cima», poi il commento affidato al suo sito ufficiale: «Il 2-1 contro lAtalanta ci ha permesso di conquistare tre punti veramente essenziali. Una cosa è certa, daremo tutti noi stessi: da adesso ogni partita sarà una finale, le giocheremo con questo spirito e alla fine potremo fare un bilancio di questannata.
Di emozioni ne ha regalate e ne ha provate tante questanno anche Marco Cassetti, ieri autore del secondo gol proprio su assist di Totti. A fine gara, però, rimane freddo: «Non cera grande euforia negli spogliatoi, adesso ci aspettano tutti al varco. Non mi sarei mai aspettato di tro- varci in vetta. Ma nel momento difficile siamo rimasti umili e abbiamo creduto in noi stessi». E ora il derby, cioè la "sua" partita. «Sempre uguale. Non esiste la classifica in queste gare. Un altro gol? No, spero che segnino tanti altri compagni». Che cosa sia il derby lo sa bene Nicolas Burdisso. «Conta solo vincere. Te lo chiede la città, te lo chiede la storia». Verrebbe voglia di giocarla subito, sentendolo parlare. «Dobbiamo vincere sempre, ora dipende solo da noi. Dobbiamo abituarci a soffrire. Siamo primi e come ex interista la vivo in maniera speciale. Ho fatto la scelta di venirequa pensando proprio a questo. Io pilastro della difesa? No, gioco con grandi campioni come Juan, Mexes e anche Cassetti». Ed eccolo uno di questi campioni, Philippe Mexes: «Sono molto emozionato, anche per Francesco, che ha dato tutto. Sul pullman si capiva che era una partita strana. Siamo molto uniti, come le dita di una mano. Qui è tutto stupendo, la qualità che abbiamo, il nostro spogliatoio, i rapporti che ci legano. Ranieri? Lo vedono tutti che allenatore è. Parte da tifoso, poi arriva ad essere un grande manager». E sono parole di uno che ha perso il posto da titolare.
Chi il posto da titolare non lo perderà mai è David Pizarro: «Adesso comincia il difficile, nessuno ti regala niente come abbiamo visto con lAtalanta, ma dipende da noi. Sono finite le chiacchiere sui pareggi di Livorno e Napoli. Ognuno di noi deve tenere bene in mente il fatto che siamo primi e poi dobbiamo essere bravi a tenere il passo. Nel primo tempo ho visto una grande Roma. Poi il gol dellAtalanta ci ha fatto arretrare un po troppo, concedendo troppi spazi agli avversari». «Ci sono ancora gare difficili -ammonisce John Arne Riise - come il derby e la Sampdoria. Se vinciamo sempre vinciamo noi». Facile come un dribbling di Menez, che parla con una tv francese: «Dobbiamo stare calmi, mancano ancora cinque giornate. Non bisogna perdere la testa». Già, la testa della classifica.