Toni: "Roma, non vedo l'ora"

13/04/2010 alle 10:15.

CORSPORT (A. GHIACCI) - E’ Campione del Mondo, ha ma­turato esperienze di altissimo livello. Di soddisfazioni poi, pur arrivando tardi al calcio che conta, se ne è già tolte tantissi­me. Qualcosa però deve aver cominciato a capire su ciò che lo aspetta da qui a do­menica, quando si giocherà Lazio-Roma.

 

LA SOLUZIONE CHE MANCAVA - Toni è ciò che mancava alla Roma da tanto, troppo tempo. Un centravanti vero, capace di far salire la squadra, di tenere palla tra due o tre avversari, di fornire la variante del lancio lungo, soprattutto in certe partite casalinghe contro squadre che pensano solo a difendersi. Per non parlare dei cen­timetri e della fisicità portati in dote. Per anni, in epoca-Spalletti, si è detto: «Se la Roma avesse un centravanti sarebbe an­cora più forte» . Ebbene: Toni ha rappre­sentato fin da subito un valore aggiunto reale. Arrivato nel primo, vero momento di difficoltà di - che comunque ha rappresentato, e rappresenta, una genia­le alternativa del ruolo di “centravanti boa” - l’ex attaccante di e Ba­yern Monaco ha da subito contribuito con tutti i suoi pregi. Undici presenze e cinque gol il bottino messo insieme finora: evvai con la mano che gira intorno all’orecchio, una scena che i tifosi sognavano dai tem­pi della “mitraglia” di Batistuta.

 

SFORTUNA - In questo primo bilancio non va dimenticato l’infortunio che ha tenuto il centravanti lontano dai campi per un mese e mezzo. Altrimenti i numeri, ne sia­mo certi, sarebbero stati ben più consi­stenti. Ora però Toni si gode la Roma e il primato in campionato: «Voglio fare tanti complimenti a tutta la squadra - si legge sempre sul sito ufficiale - con l’Atalanta ci siamo guadagnati una bella vittoria dav­vero, arrivata alla fine non senza un po’ di sofferenza, che ci ha regalato la vetta» . E si concentra sulla Lazio: «Sarà la mia pri­ma sfida ai biancocelesti con la maglia della Roma, non vedo l’ora» . Ranieri, un po’ a sorpresa, con l’Atalanta lo ha fatto partire dalla panchina. Nell’ottica di un rush finale fatto di cinque finali ci può sta­re.

Ma nel derby sarà in campo? Difficile pensare di no, vista anche la voglia mani­festata.

 

IL PIANO - Che in testa, se abbiamo capi­to bene - e lo abbiamo fatto - ha due sogni, o desideri che dir si voglia. Lo disse un mese fa, quando a Roma fece tappa la Coppa del Mondo: «Devo far bene con la Roma per sperare di poter andare al Mondiale in Sudafrica» . Dunque: bene con la Roma sta facendo, ci pare. E le vo­ci raccontano che la sua posizione, nella speciale classifica di Lippi - che comun­que lo ha sempre tenuto in considerazio­ne - sta salendo. E se succede quello che non succede sarebbe davvero difficile ri­nunciare a Toni.