LIBERO (F. PERUGINI) - Idee chiare, ma non troppo. A menodiunmese dalleconvocazioni per i Mondiali in Sudafrica, resta ancora qualche dubbio nella testa di Lippi. I nomi sicuri sono già 17-18 e - sostituto di Gamberini a parte - i problemi riguardano le scelte offensive.Tanti e agguerriti gli attaccanti che si propongono per una maglia azzurra, a cominciare da Gilardino e Di Natale, punti fermi del gioco della
Il Pupone sta rendendo difficile la rincorsa azzurra anche al suo compagno Luca Toni (5 reti in 13 partite giocate da gennaio), relegato in panchina da Ranieri per far posto al Pupone: «Siamo in tanti, ma il ct mi conosce», ha detto ieri il bomber modenese da Milano, dove si trovava per la presentazione della nuova scarpa Lotto, «se dovessi andare ai Mondiali sarebbe un sogno, altrimenti sarò il primo tifoso dellItalia». A favorire Toni sarebbero i gradi di campione del mondo che molto pesano nelle scelte del ct. Gradi che mancano a Borriello, 14 gol nel Milan di Leonardo. Se Lippi dovesse scegliere il tridente, non potrebbe fare a meno di lui. In quanto a reti, però, non ha rivali Pazzini, autori finora di 17 centri, alcuni dei quali pesantissimi. Oltre alle doppietta alla Roma, il Pazzo ha segnato contro Inter, Juve e Milan. E pure quando al suo fianco non cera Cassano.
Il barese, come il salentino Miccoli, ha già pianificato le vacanze a causa dellostracismo di Lippi. La fantasia potrebbe così arrivare solo dai piedi di Beppe Rossi. La punta del Villarreal (8 gol in 30 partite), pur apprezzato dal ct, non viene convocato da novembre. «Spero presto di tornare a fare interviste in italiano», ha dichiarato Rossi scherzando sul suo accento iberico. Magari già da sabato: un gol al Barça per convincere Lippi.