IL MESSAGGERO (M.FERRETTI) - Luca Toni in vita sua non ha mai giocato un derby, ma ha già affrontato dieci volte la Lazio. Il suo bilancio parla di tre vittorie, due pareggi e cinque sconfitte, con un totale di cinque reti. La prima, anzi le prime due portano la data del 16 gennaio 2005, Lazio-Palermo 1-3; lultima il 3 dicembre del 2006, Fiorentina-Lazio 1-0. In mezzo unaltra doppietta, il 29 maggio 2005, in Palermo-Lazio 3-3. Domenica, Claudio Ranieri permettendo, per Toni non sarà il primo derby della capitale, ma il primo derby in assoluto della carriera
Domenica, Claudio Ranieri permettendo, per Toni non sarà il primo derby della capitale, ma il primo derby in assoluto della carriera, visto che a Treviso, Vicenza, Brescia, Palermo e Firenze non conoscono questa partita. «Non vedo lora di giocarlo», ha scritto laltro giorno sul suo sito internet. In occasione della sfida dandata, lo scorso 6 dicembre, Luca era ancora al Bayern Monaco: non giocava per dissapori con Louis van Gaal, ma già sapeva che la Roma lo stava cercando in vista del mercato di gennaio. Ecco perché cè chi è pronto a garantire che quella sera Luca era piazzato davanti al televisore di casa per seguire con attenzione e curiosità i suoi prossimi compagni. Certo è che una volta arrivato a Roma ha capito al volo che cosa rappresenta in città la partita contro la Lazio. Al resto ci hanno pensato i suoi amici Francesco e Daniele...
È a Roma dallinizio di gennaio, ma sembra che sia qui da una vita. Nello spogliatoio di Trigoria tutti gli hanno dato una mano ad inserirsi, Ranieri gli ha dato subito fiducia e lui, nonostante il brutto infortunio al polpaccio rimediato in quella magica notte di Torino, ha ripagato il gruppo e i tifosi con cinque reti, un assist e un rigore procurato. Un rendimento che ha (ri)portato il nome di Toni sul taccuino di Marcello Lippi, annunciato domenica allOlimpico per seguirlo, anche se la Panini non lha convocato per il Sudafrica alla pari di Totti.
Resta da stabilire, adesso, se Luca sarà in campo dallinizio o se dovrà accomodarsi in panchina come accaduto contro lAtalanta: il tridente sì-tridente no è argomento dibattuto assai in casa giallorossa, anche se non si deve dimenticare che, pur senza Toni, anche domenica scorso la Roma aveva in campo tre punte. È più giusto, allora, chiedersi Toni sì-Toni no: Luca non ha preso bene laccantonamento di domenica, e punta senza indugi a scendere in campo dalle 18,30. Ranieri sta valutando con attenzione ogni mossa, si lascia sfuggire poco o niente e non vè dubbio che anche sabato, giorno di vigilia e di conferenza-stampa, non darà alcun vantaggio al collega Edy Reja in merito alla presenza o meno di Toni. In attesa dellannuncio delle formazioni-ufficiali del derby mai visto, non resta che ricordare che, prima dellAtalanta, Toni (tranne che a Cagliari, esordio in giallorosso, e contro il Milan, al rientro dal grave infortunio) - quando è stato bene - è stato sempre impiegato da titolare, cioè 8 volte su 11. In più, nessuno può escludere che la scelta di Ranieri di domenica passata sia stata soprattutto cautelativa, visto che con Vucinic diffidato non ha voluto correre il rischio di ritrovarsi contro la Lazio senza centravanti. Dunque, uno in campo e uno in panchina, con ricorso alla staffetta solo per il doppio vantaggio accumulato già a metà partita. La Roma arriva al derby con una striscia di cinque vittorie di fila, che hanno un dato in comune: lutilizzo da parte di Ranieri delle tre punte, e quattro volte su 5 Toni è stato in campo da titolare.
E Luca domenica troverà alla guida della Lazio Edy Reja, che è stato suo allenatore al Vicenza nella stagione 2000-01, quella del terzo scudetto della Roma. In quel Vicenza tra gli altri cerano Firmani e Dabo, che adesso vestono la maglia biancoceleste. Il Bayern ha fatto sapere (ma forse è un bluff...) che a fine stagione lo rivuole a Monaco: fosse vero questo, a Luca non resta che loccasione di domenica per lasciare il segno nel derby capitolino.