CORSPORT (R.MAIDA) - E' andato in panchina, lo sa peva, lo sentiva. Ma non è questa la notte delle polemiche. Luca Toni al fi schio finale ha piegato il corpo in avanti, sfinito dalla tensione e dalla fatica di un secondo tempo complica tissimo per la Roma.
Distrutto. Dopo la doccia non ha ancora rialzato la testa, con la mente è ancora sul campo a rimuginare.
La sua è l'amarezza di uno del gruppo: « E' una brutta mazzata, siamo molto delusi. C'è rammarico, tristezza tra noi. Ci abbiamo provato, abbiamo avuto tante occasioni per chiudere la partita e non l'abbiamo fatto. Anche sull' 1- 1 avremmo potuto segnare e non ci siamo riusciti. Purtroppo capita che la palla non voglia entrare ». E ora? « E ora dobbiamo riprendere la marcia, andare a Parma e vincere tutte le partite che rimangono. Purtroppo però la realtà è che siamo tornati secondi. E che l'Inter ha davanti a sé tre impegni facili. Abbiamo fatto una grande stagione, questo non ce lo toglierà nessuno. Ma il nostro sogno si è allontanato, anzi forse è svanito, non dipende più soltanto da noi ». C'è il rischio di staccare la spina? « No. Noi dobbiamo fare comunque il massimo per stare a posto con la coscienza. Alla fine faremo i conti » .
L'INTESA - Si è parlato di impossibilità di coesistenza con Totti. Ma ieri a un certo punto la Roma era in campo con Totti, Toni, Vucinic e Menez insieme, con Taddei terzino. Toni spiega: « Con Francesco abbiamo giocato poco insieme a causa degli infortuni. E quando è successo, non eravamo al top della condizione. Eppure lui mi ha sempre offerto occasioni per segnare. Con Totti mi trovo bene. Ma non voglio parlare della mia situazione personale, né giudicare la mia prestazione contro la Sampdoria. E' chiaro che entrare a partita in corso è più difficile per chiunque ma in questo momento non conta. Non sono contento semplicemente perché abbiamo perso » .
Se la Roma torna a giocare senza un centravanti di peso, però, per lui diventa dura: « Non lo so. Stavolta Ranieri ha preferito una soluzione diversa. Ma anche quando c'ero io, praticamente abbiamo sempre vinto... » . Sull'arbitro dice: « Qualche episodio non mi ha convinto. Rivedendo le immagini c'era almeno un rigore per noi. Evidentemente lo stile della Roma è diverso da quello di altri, che parlando e lamentandosi ottengono qualche risultato... ». Stilettata con un indirizzo preciso: Corso Vittorio Emanuele a Milano, sede dell'Inter. E non è finita: « No, non credo che la Lazio fermi l'Inter. E se non ci crede nessuno un motivo ci sarà ». La chiusura è per i tifosi: « Sono stati meravigliosi con l'applauso finale. Hanno apprezzato i nostri sforzi, comprendendo che abbiamo fatto un campionato eccezionale» .
MENEZ E GUBERTI - Un barlume di speranza si legge nelle parole di Jeremy Menez: « Io ci credo ancora. Vinciamole tutte. Certo, lo spogliatoio era muto... » . In casa Sampdoria, intanto, c'è un calciatore con il cuore spezzato in due: da una parte la felicità per la Champions che si avvicina, dall'altra la delusione per aver fermato la Roma. Stefano Guberti a luglio tornerà a Trigoria, dopo il prestito, e si porterà dietro quest'esperienza. Anche se lui è uscito nell'intervallo, quando la Roma era in vantaggio. « Non è stata una partita facile per me - confessa - non merito neanche la sufficienza. Purtroppo l'ho vissuta in un modo complicato e in campo si è visto: ero condizionato dalla mia situazione personale. E ora vi dico che sono dispiaciuto per la Roma » .