CORSERA - Claudio Ranieri aveva detto che a Roma cera più attesa per vedere giocare insieme Totti e Toni che per luscita del kolossal «Avatar». Fino a questo punto della stagione, però, i due campioni del mondo sono stati insieme sul campo solo per 166 minuti (177 compresi i recuperi), con un picco di 71 in Bari-Roma, lunica volta in cui Ranieri li ha fatti partire tutti e due dal primo minuto. Laltra occasione è stata il derby, con la clamorosa doppia sostituzione di Totti e De Rossi tra il primo e il secondo tempo.
Limpressione è che almeno per le prossime due partite di campionato, quelle più impegnative sulla carta, contro Sampdoria e Parma, partirà titolare solo uno dei due e laltro starà in panchina. E tutti gli indizi portano a Totti dal primo minuto contro i blucerchiati dellex Antonio Cassano.
Tra derby e Udinese in Coppa Italia, domenica emercoledì, Toni ha giocato 150 e Totti solo 45. Le scelte di formazione a Udine Juan, Pizarro, Perrotta e Totti non utilizzati; Menez in campo per 30 e Vucinic soltanto per 5 sembrano una traccia molto chiara verso la formazione anti-Sampdoria.
Contro una difesa molto più battuta fuori casa che in casa (29 gol subìti contro 10) èmolto probabile luso di Vucinic e Ménez. Due giocatori veloci e capaci di saltare luomo nelluno contro uno per mettere in difficoltà difensori coriacei ma non rapidissimi come Lucchini e Gastaldello. In questo piano di gioco la capacità di Totti di fare il centravanti atipico, capace di rientrare anche a centrocampo e lasciare spazio agli inserimenti dei compagni, sembra più adatta. In fondo, lo schema sarebbe quello della gara in casa contro lAtalanta, quando Toni andò in panchina ed entrò solo nella ripresa.
Totti e Toni, in carriera, hanno giocato nove volte insieme in nazionale e quattro volte con la Roma (5 in Roma-Inter; 71 in Bari-Roma; 45 in Roma-Atalanta; 45 in Lazio-Roma). In queste 13 gare hanno segnato 5 reti, tutte in nazionale, tutte firmate Toni. Le più importanti, naturalmente, nel quarto di finale ai Mondiali di Germania 2006, Italia-Ucraina: Toni segnò una doppietta, Totti servì un assist.
Bari era sembrata la prima puntata dellutilizzo costante del tridente «pesante» Totti-Toni-Vucinic. Il montenegrino, che andò in gol al «San Nicola», è rimasto lunico sicuro sempre del posto. La sua duttilità tattica e i suoi 13 gol tutti decisivi, hanno portato 20 punti in classifica lo rendono insostituibile.
Ménez ha scalato posizioni giocando bene sia quando è stato schierato titolare sia quando è entrato in corsa, come nel derby. È uno dei più in forma, anche perché in stagione è stato meno utilizzato di altri.
Totti non è ancora al top, dopo linfortunio di fine dicembre contro il Parma e laltro stop dopo Juve-Roma. Toni paga probabilmente la lunga inattività al Bayern Monaco.
Per domenica, insomma, Vucinic e Totti partono nettamente favoriti. Il vero ballottaggio sembra quello tra Perrotta e Ménez per il ruolo di incursore centrale. Con il primo più corsa, con il secondo più inventiva. Sceglie Ranieri. Di solito ha scelto bene.