"Tifosi, soffiate dietro di noi"

18/04/2010 alle 10:54.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - NON CAMBIA registro Claudio Ranieri. La sua Roma non è più capolista perché la Juventus venerdì sera non è riuscita a fare il miracolo contro l’Inter, e ora bisogna assolutamente vincere il derby. Non è la situazione migliore dal punto di vista psicologico, però Claudio Martello non si scompone «perché il campionato si decide il 16 maggio contro il Chievo, e fino ad allora saranno tutte gare fondamentali». Da romano e romanista quale è, Ranieri, non cade nell’errore di dire che il derby è una gara come tutte le altre «perché è una partita speciale, che però va preparata come le altre».

Non svela, il tecnico, nessun particolare sulla formazione che scenderà in campo domani pomeriggio e lascia aperti tutti i dubbi della vigilia: tridente sì, tridente no «perché io non do troppa importanza ai moduli ma soprattutto ai giocatori. E dei miei giocatori mi fido». Poi l’appello ai tifosi, che sono rimasti fuori da Trigoria mentre a Formello la squadra biancoceleste è stata accolta da un bagno di folla. «Colgo l’occasione per dire ai tifosi di starci vicino e di continuare a soffiarci dietro. Avremo altre gare complicate e ci sarà bisogno di loro. Il derby deve essere una festa e deve essere una bella serata di sport con le famiglie, romaniste e laziali, e con i bambini».



APPROCCIO ALLA PARTITA
«La vittoria dell’Inter sulla non cambierà il nostro approccio tattico. Da

quando siamo partiti abbiamo pensato sempre e solo a noi stessi. Questa deve essere la nostra forza, la nostra guida. Dobbiamo metterci lavoro, impegno, determinazione e sacrificio. Mancano cinque partite, sappiamo di dover continuare così. E’ un campionato bellissimo. Dobbiamo proseguire con serenità e determinazione. Il rettilineo è là e non ci dobbiamo fermare a sorridere e a  stringere mani. Il nostro popolo lo sa. Loro ci danno l’energia e noi la giriamo in positivo e la mettiamo in campo. La partita di ieri non conta».



DERBY COMPLICATO
«Molto difficile, bello da giocare, con una cornice di pubblico stupenda. Di solito la squadra che sta più in alto in classifica non è la favorita. Poi i tifosi laziali sono andati a Formello e hanno

chiesto alla squadra di salvare la stagione nel derby. Quando è così è sempre la squadra che sta sotto in classifica ad essere favorita anche se penso che non ci siano favoriti. Andiamo in campo e ce la giochiamo».



DUBBI DI FORMAZIONE «Da martedì ho fatto due formazioni e le ho provate fino ad oggi. Non dico niente a nessuno, così stanno tutti sereni, tranquilli e non ci hanno capito niente. Voglio che tutti si allenino bene.

Tante volte ho scelto la formazione in  base agli ultimi due allenamenti. Da tempo lontano ho deciso di fare la formazione la sera: raccolgo le mie informazioni e decido. Alcune volte ne parlo anche con i giocatori, ma non sempre. Per me non può essere una sorpresa far giocare l’uno o l’altro».

L’INTER ORA E’ DAVANTI

«Possiamo prenderli, andare davanti, possono ripassarci, lo avevo detto. Non è cambiato nulla. Dobbiamo restare concentrati. E’ un campionato meraviglioso, i tifosi sono contenti. Non siamo ancora soddisfatti, dobbiamo dare in campo tutto quello che abbiamo. L’ho detto ai ragazzi già prima della partita con l’Inter che il campionato si deciderà all’ultima giornata contro il Chievo».

SULLA LAZIO «Squadra difficile che vuole fare bene. Come giocheranno? Non lo so proprio, non sono fatti miei. Loro giocano sempre con il 3-5-2 ma con il hanno vinto con il con il e magari a Reja gli viene l’acquolina in bocca...».

SUI TIFOSI «In questa settimana non li abbiamo fatti entrare a Trigoria proprio per stare sereni. I nostri tifosi lo capiscono. Anzi colgo l’occasione per dire ai tifosi di starci vicino e di  continuare a soffiarci dietro. Avremo altre gare complicate e ci sarà bisogno di loro».



LE EMOZIONI DI RANIERI NEL DERBY «E’ bello. A Roma se vai male non esci di casa, se vai bene non esci... Insomma  non esci mai. Sono emozioni positive. I ragazzi hanno fatto un grosso lavoro. Adesso ce la giochiamo. Faccio questo mestiere proprio per le emozioni che mi trasmette. Sono orgoglioso quando vedo

i tifosi contenti e i ragazzi che si allenano bene».



APPELLO AI TIFOSI «Non lo so. Noi ci siamo isolati, pensiamo a noi stessi e cerchiamo di non vedere  e di non sentire, sia ora che le cose vanno bene, sia quando andavano male. Se vai dietro le voci è peggio. La  vittoria, come dice Kipling è la faccia della stessa medaglia. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro e mi auguro che la à di Roma domani possa divertirsi. Deve essere una festa e deve essere una bella serata di sport con le famiglie, romaniste e laziali, con i bambini».

NON E’ UNA GARA COME LE ALTRE «È una partita diversa: siamo primi, e poi è il derby. Sarebbe stata una partita diversa già perché è il derby, poi da primi in classifica lo è ancora di più. È una partita importante che dobbiamo vincere, ma non è la più importante delle ultime cinque. Dovremo giocarle tutte. Non è che se vinciamo il derby le altre si arrenderanno, non alzano bandiera bianca. Sorrido quando si dice qui è facile qui è difficile. Bisogna giocarle tutte. Il derby comunque non va preparato in maniera particolare, ne abbiamo fatte  tante di partite, dobbiamo pensare che è solo una partita in più».

LAZIO DIVERSA RISPETTO ALL’ANDATA «Non cambia molto perché anche all’andata hanno fatto il 3-5-2. Se cambieranno saremo preparati perché i ragazzi sono abituati a cambiare durante la partita».



TOTTI MIGLIORA «Sta meglio di quando è entrato con l’Inter, di quando ha giocato contro il Bari e l’Atalanta. Lui e la sentono troppo perché sono romani? Lo vedremo quando scenderanno in campo»



TANTE SOLUZIONI OFFENSIVE «È quello che vuole ogni allenatore. Ho tutti in forma e sono contento e soddisfatto. Quando non ci sono i giocatori è un problema. Il tridente? Non sono sicuro delle formule, sono sicuro solo dei miei uomini. e Toni sono campioni del Mondo. Ci danno esperienza forza fisica qualità. E molte cose in più. verrà provocato dai giocatori della Lazio? Lo avrei fatto anche io a parti invertite. Fa parte del derby».

 IL CONTRIBUTO DI RIISE «Spero che Riise rimanga fino alla fine del suo contratto, magari fino a fine carriera. John è un ottimo giocatore che è migliorato molto nella fase difensiva in Italia. Nel Liverpool giocava troppo avanti ma adesso è perfetto».