Subito il riscatto di Toni e Burdisso poi si allungherà la panchina

01/04/2010 alle 09:12.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Ruota tutto intorno alla Champions. Come sempre. Il mercato giallorosso del prossimo anno sarà condizionato dal piazzamento finale di questa stagione. Gli introiti derivanti dalla qualificazione diretta alla Champions League, che ormai sembra in cassaforte (sono consentiti tutti gli scongiuri del caso), consentirà infatti al direttore sportivo Pradè (che ieri sera era al Meazza ad assistere ad Inter-Cska) di avere a disposizione un portafogli di almeno una ventina di milioni di euro, escluse le cessioni. Un bel tesoretto che servirà a completare e rinforzare la rosa di Ranieri, che ha bisogno di alcuni ritocchi e di essere un po’ ringiovanita.

Non sarà facilissimo, in entrambi i casi e per motivi diversi, ma nemmeno impossibile. Per quanto riguarda Toni, qualche giorno fa Pradè ha dichiarato, scherzando ma non troppo, che ogni gol segnato è un cazzotto allo stomaco perché fa salire il prezzo. Vero. Ma è altrettanto vero che il giocatore è letteralmente pazzo di Roma e della Roma e che la sua storia col Bayern può dirsi chiusa. La sua volontà, quindi, è chiara. Talmente chiara che per rimanere giallorosso è disposto a tagliarsi una fetta importante del suo ingaggio: a Monaco guadagnava cinque milioni netti, a Trigoria al massimo potrà arrivare alla metà. Su queste basi non sarà complicatissimo trovare un accordo con i tedeschi.

 

Discorso più o meno simile quello relativo a Burdisso. L’argentino a Roma è rinato, diventando leader della difesa giallorossa dopo che a Milano era considerato l’ultimo dei centrali a disposizione di Mourinho. Glielo ha voluto ricordare sabato sera, al tecnico portoghese, chiudendo praticamente la porta ad un suo ritorno all’Inter. A meno che Mourinho non vada via, solo così le cose potrebbero cambiare. La Roma comunque lo vuole riscattare. Anzi, ci aveva già provato a gennaio quando la società nerazzurra ha chiesto Baptista, poi l’affare è saltato. A giugno bisognerà riprovarci e mettersi seduti intorno a un tavolo anche col suo procuratore Hidalgo, non certo un amico della Roma.

 

Altri obiettivi. C’è bisogno assoluto di un vice-Riise, l’unico vero insostituibile di questa stagione. Serve un giocatore in grado di consentire al norvegese di rifiatare in alcune occasioni. C’è bisogno anche di un vice-Taddei, ma prima bisognerà rinnovare il contratto al brasiliano. Il suo procuratore Alessandro Lucci la prossima settimana dovrebbe piombare a Trigoria per cominciare a trattare il suo prolungamento e quello di Julio Sergio, che si è conquistato sul campo i gradi da titolare. L’exploit di Bertagnoli potrebbe convincere la società a monetizzare la cessione di Doni, che andrà al Mondiale e non farà un’altra stagione da secondo nella Roma.