
IL ROMANISTA (V.META) - UN FINALE di stagione alla grande. Non è solo la speranza di tutti i tifosi, ma anche quella di uno dei protagonisti della rimonta romanista. Messosi definitivamente alle spalle i problemi fisici, Juan è oggi il leader di una difesa rigenerata. Alla vigilia della trasferta di Coppa Italia a Udine, il brasiliano ha raccontato come sta vivendo il momento della Roma al sito brasiliano globoespoerte.com
Juan è oggi il leader di una difesa rigenerata. Alla vigilia della trasferta di Coppa Italia a Udine, il brasiliano
ha raccontato come sta vivendo il momento della Roma al sito brasiliano globoespoerte.com. «Sappiamo cosa dobbiamo fare. Mancano quattro gare e dipende solo da noi non farci sfuggire il titolo. Se le vinciamo tutte saremo campioni dItalia. Bisogna restare tranquilli».
La calma, già. Senzaltro una delle principali caratteristiche del modo di stare in campo del difensore carioca. Ma anche una virtù che potrebbe essere persa di vista facilmente nellatmosfera febbrile che si respira in città. Juan lo sa bene: «Spero di chiudere la stagione come ha fatto il mio Flamengo lo scorso anno (con una rimonta culminata nel titolo, ndr). Vanno bene le feste dopo il derby, ma adesso dobbiamo restare con i piedi
per terra. La vittoria di domenica scorsa è stata importantissima. Cè molta rivalità in città e vincere contro la Lazio ti regala una enorme felicità. È stata una partita difficile, loro sono entrati in campo per complicarci la vita. Solo che non penso che sia stata decisiva per noi ai fini del campionato. È stata solo una vittoria in un derby».
Parole sagge. Proprio la Lazio, daltra parte, potrebbe trasformarsi in arbitro del campionato tra due settimane, quando affronterà lInter allOlimpico: «Come ho già detto, noi dobbiamo pensare a noi stessi. Se poi la Lazio batte lInter è ancora meglio. Ma noi non dobbiamo tifare per nessuno».
Qualora la Roma riuscisse davvero a imitare la felice rimonta del Flamengo, il numero quattro giallorosso entrerebbe di diritto nella hall of famedei brasiliani vincenti della Roma. Come Pluto Aldair, uno dei protagonisti del terzo scudetto: «Molti mi paragonano a lui e questo mi fa davvero piacere. Abbiamo una carriera simile, tutti e due veniamo dal Flamengo, siamo difensori centrali, ma la storia è ben diversa. Lui è uno dei più grandi nella storia del calcio».
Stasera al Friuli, tuttavia, Juan non scenderà in campo. Al centro della difesa tornerà Philippe
Mexes, in panchina nel derby. Il romano di Gallia ha sofferto ed esultato con i compagni e ora è pronto a riprendersi una maglia da titolare.