«Siamo in finale, conta questo»

22/04/2010 alle 05:16.

IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - «Abbiamo sofferto solo gli ultimi minuti, è stata una gara positiva, siamo in finale». A sentirlo parlare così a fine partita verrebbe da pensare che Nicolas Burdisso la trasferta di Udine l’abbia affrontata come una semplice formalità, una fastidio in vista del match di domenica con la Samp. E invece non è stato affatto così.

Già, la finale, quella con l’Inter che ormai è diventata un’abitudine della Coppa Italia e che lui per la prima volta giocherà a maglie invertite: «Sono anni che ce la giochiamo, due volte abbiamo vinto con l’Inter e due perso in quegli anni in cui la Roma giocava un calcio bellissimo. Ora è un’altra storia, sono squadre diverse. L’Inter è più bella di quella di quattro  anni fa. La Roma è più pratica, concreta, concede di meno. Non gioca più quel calcio fantastico ma è decisa». Non ci sarà Cassetti, espulso ieri e quindi squalificato: «Marco sta giocando bene, ma anche Motta ha dimostrato di essere all’altezza. Sarà il suo momento. Come ha detto il mister dobbiamo dimostrare tutti, quelli che giocano poco e noi che giochiamo di più, di essere all’altezza della situazione». Per Cassetti è arrivato il rosso, un po’ lo a rischiato anche lui, ma è stato bravo a non reagire alle provocazioni di Ferronetti che lo ha affrontato testa a testa: «Devo imparare ancora - spiega Burdisso - ma sto imparando a non reagire. Poi comunque mi ha chiesto scusa. Io non dico mai no a chi mi chiede scusa. Ha sbagliato lui, a volte ho sbagliato io, va bene così».

E ora il campionato con quattro partite da giocare senza guardarsi alle spalle: «Noi non guardiamo il calendario, sappiamo sia il nostro  sia quello dell’Inter. Adesso conta partita dopo partita. Domenica abbiamo una gara difficile. Loro anche, con l’Atalanta che deve fare la partita della vita per non retrocedere. Poi devono andare all’Olimpico con la Lazio. Ora dipende solo da noi, questo conta. Noi siamo sulla buona strada». E magari l’Inter potrebbe avere la testa alla . «Sicuramente al ritorno soffriranno perché il è la squadra del momento. Ma l’Inter ha dimostrato di essere fortissima. Gli auguro di vincere la coppa, per il mister e per la società visto che loro puntano a questo. E poi anche per noi, per lo scudetto. Perché lottare fino all’ultima partita contro i "forse" campioni d’Europa, la direbbe lunga sul nostro gruppo».