
CORSPORT (G.D'UBALDO) - E stato il derby di Claudio Ranieri. Lha vinto con le sue mosse, con il coraggio di sostituire due campioni come Totti e De Rossi. I due totem della squadra, i due romani, capitano e vice capitano. Dopo aver dato a tutti una chance, cominciando a giocare con il tridente, nella ripresa è tornato sui suoi passi.
La Roma è protagonista di questo campionato grazia alla grande compattezza del gruppo». Sorride dopo la tensione del derby. Ammette che qualcosa non ha funzionato: «Volete che dica che ho sbagliato formazione? Se avessimo perso sarei stato crocifisso... Nel secondo tempo è andata molto meglio, la svolta cè stata con il rigore parato da Julio Sergio». Una mossa coraggiosa. Fuori i due simboli della Roma e della romanità. Senza di loro la Roma è ripartita: « La scelta non glielho spiegata, gli ho detto che riposavano. Erano già ammoniti, il derby lo sentono troppo, non li fa stare sereni, non li fa giocare come sanno. Così ho deciso di cambiare, con il vecchio assetto è andata meglio. Di decisioni importanti ne ho prese tantissime, a Valencia ho tolto un certo Romario. E stata una scelta anche tecnica, non solo tattica. Sono i giocatori che fanno la squadra, non i sistemi di gioco. Non eravamo al cento per cento con Daniele e Francesco e ho preferito cambiare. Non so se la Roma del secondo tempo sarà la Roma del finale di stagione ma so che la squadra della ripresa ha avuto una grande reazione».
Nel primo tempo una Roma irriconoscibile. Ranieri spiega perchè: « Non siamo riusciti a giocare. Avevamo trovato solo il modo di cercare Toni con i lanci lunghi, mentre loro ci attaccavano sugli esterni. Ma non riuscivamo a fare le ripartenze centralmente come volevamo e allora ho cambiato tutto». Quando è entrato Menez ha contribuito con Taddei a cambiare la partita: «E un campione. Da quando ha capito cosa vuol dire giocare in Italia va molto meglio. E un campione ma è giovane e va aiutato. Ha i numeri e li ha fatti vedere. La forza della Roma sono stati lui e Taddei, come chiunque altro venga chiamato in causa. Nella ripresa la chiave di volta è stato il rigore parato, ma da lì i tifosi hanno ritrovato entusiasmo e ci hanno spinto verso la vittoria». Anche Ranieri è romano. E può capire meglio di altri cosa provano Totti e De Rossi: «Più entri nel meccanismo e più senti le situazioni per questo ho dovuto togliere loro due». La Lazio ha contestato alcune decisioni di Tagliavento, che ha confermato di essere uno dei migliori arbitri italiani. Ranieri diventa pungente: « Lo hanno contestato sin dalla designazione. Qualsiasi cosa avesse fatto non sarebbe andata bene». Mancano quattro partite allo scudetto. Il tecnico torna prudente: «Non so se questo è stato lostacolo più duro. Il difficile sarà allultima giornata, perchè vincendo quella partita sai che hai fatto qualcosa di incredibile » . E stato accostato a Liedholm tante volte. Il Barone amava fare percentuali. Ranieri no: « Non ho mai fatto la schedina, sono negato con le scommesse. Io punto sui miei cavalli, i miei ragazzi mi porteranno avanti». Tra due settimane si gioca Lazio-Inter. I cugini possono fare un favore alla Roma: « La Lazio non è ancora salva? Allora se la deve giocare...». Adesso viene il bello e la Roma non deve mollare: «Siamo al 70, 80 per cento. Non avremmo fatto una ripresa come questa se non fossimo stati bene fisicamente. Dobbiamo continuare così, poi vediamo che succede».