Rosella: Io ci ho sempre creduto

19/04/2010 alle 16:08.

CORSPORT (G.MAIDA) - Non credeva ai suoi occhi: « Nel primo tempo non era la vera Ro­ma. Speravo che cambiasse tutto nel­la ripresa, così è stato ». Rosella Sensi sfoggia un sorriso spontaneo e libera­torio. Ha vinto due derby su due, come era successo a suo pa­dre nel campionato 2001/ 02, guarda caso l'altro anno in cui la Ro­ma aveva messo una dietro l'altra 24 partite senza sconfitte.

IN TRIONFO - Uscendo dall'Olimpico fatica a farsi largo, tra gli ap­plausi e l'entusiasmo dei tifosi. Molti di loro, magari, in passato la contestavano. Ora so­gnano con lei lo scudet­to. Ma la signora Sensi non esagera con i toni: « Dobbiamo pensare a una partita per volta. Mercoledì giochiamo contro l'Udinese in Coppa Italia, poi c'è la Sampdoria in campionato. Il derby ha sempre una componente emotiva mol­to forte però tutti gli ostacoli sono dif­ficili. E' inutile fare altri discorsi, dob­biamo continuare a lavorare come stiamo facendo adesso. Di sicuro ho grandissima fiducia nella squadra » . Divide i meriti di questi successi con tutti: « E' la vittoria di uno staff che si impegna ogni giorno, dai dirigenti ai giocatori, oltre ovviamente all'allena­tore. Ranieri è stato bravissimo anche nella gestione della partita contro la Lazio ». Un Ranieri persino spavaldo: nell'intervallo ha escluso e . Era difficile immaginare una scelta del genere alla vigilia. « Non en­tro nelle decisioni perché non sono un tecnico - dice - Ma non ci sono proble­mi. Conosco Francesco e Daniele, so­no a disposizione come il resto del gruppo e non saranno dispiaciuti. A noi, come a loro due, interessa soltan­to che la Roma vinca » . Si allontana mentre la folla gli concede un altro ap­plauso, fragoroso e dolcissimo. E' an­che la sua serata. « Scusate, ora vorrei andare a condividere la gioia con mia figlia ». La piccola Livia l'aspetta, per concludere una domenica perfetta. E forse è solo l'inizio.