
CORSPORT (G.MAIDA) - Non credeva ai suoi occhi: « Nel primo tempo non era la vera Roma. Speravo che cambiasse tutto nella ripresa, così è stato ». Rosella Sensi sfoggia un sorriso spontaneo e liberatorio. Ha vinto due derby su due, come era successo a suo padre nel campionato 2001/ 02, guarda caso l'altro anno in cui la Roma aveva messo una dietro l'altra 24 partite senza sconfitte.
IN TRIONFO - Uscendo dall'Olimpico fatica a farsi largo, tra gli applausi e l'entusiasmo dei tifosi. Molti di loro, magari, in passato la contestavano. Ora sognano con lei lo scudetto. Ma la signora Sensi non esagera con i toni: « Dobbiamo pensare a una partita per volta. Mercoledì giochiamo contro l'Udinese in Coppa Italia, poi c'è la Sampdoria in campionato. Il derby ha sempre una componente emotiva molto forte però tutti gli ostacoli sono difficili. E' inutile fare altri discorsi, dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo adesso. Di sicuro ho grandissima fiducia nella squadra » . Divide i meriti di questi successi con tutti: « E' la vittoria di uno staff che si impegna ogni giorno, dai dirigenti ai giocatori, oltre ovviamente all'allenatore. Ranieri è stato bravissimo anche nella gestione della partita contro la Lazio ». Un Ranieri persino spavaldo: nell'intervallo ha escluso Totti e De Rossi. Era difficile immaginare una scelta del genere alla vigilia. « Non entro nelle decisioni perché non sono un tecnico - dice - Ma non ci sono problemi. Conosco Francesco e Daniele, sono a disposizione come il resto del gruppo e non saranno dispiaciuti. A noi, come a loro due, interessa soltanto che la Roma vinca » . Si allontana mentre la folla gli concede un altro applauso, fragoroso e dolcissimo. E' anche la sua serata. « Scusate, ora vorrei andare a condividere la gioia con mia figlia ». La piccola Livia l'aspetta, per concludere una domenica perfetta. E forse è solo l'inizio.